Uruguay: la Chiesa contro il progetto di una miniera a cielo aperto
Il Comitato di “Tacuarembò per la vita e l’acqua” ha annunciato, in conferenza stampa,
il lancio di una campagna di raccolte firme per impedire l’approvazione di un progetto
di estrazione di metalli a cielo aperto. Il vescovo di Tacuarembó, mons. Julio Bonino,
ha comunicato che l’inizio della campagna ha avuto luogo ieri, nella sede municipale,
dove la comunità ha espresso il proprio dissenso contro la volontà di alcuni settori
governativi e privati di far diventare l’Uruguay un Paese basato nell’impresa mineraria.
“E’ un diritto dei cittadini esprimersi sull’argomento e chiedere ai legislatori la
protezione dell’ambiente”, ha dichiarato mons. Bonino. uno dei promotori dell’iniziativa
che richiede il consenso di almeno il 15% della popolazione avente diritto di voto.
“Qui non ci sono tecnici, né politici, ma gente che vuole proteggere la grande ricchezza
naturale che abbiamo in questo Paese, che è fondamentalmente a vocazione agricola
e di pastorizia”, ha affermato il presule uruguaiano. Tra le preoccupazioni espresse
da diversi membri della comunità: la possibilità di espulsioni dalle terre dei loro
avi, là dove l’agricoltura e l’allevamento sono le principali fonti di sostentamento.
Inoltre, l’attività estrattiva causerà la deforestazione dell’area e l’inquinamento
dell’acqua, una risorsa vitale indispensabile per il loro lavoro. (A cura di Alina
Tufani)