Legge di stabilità: critiche da Confartigianato e Terzo Settore
Il ministro dell’Economia Grilli si dice aperto a far slittare i tagli alle agevolazioni
fiscali previsti nella legge di stabilita', e apre anche a una revisione dell’aumento
dell’Iva. Per il segretario del Pd Bersani bisogna sostenere però la domanda interna,
mentre secondo il leader del Pdl Alfano è positivo che il governo pensi ad arginare
l’aumento delle tasse. Sul piede di guerra invece le organizzazioni delle imprese
e il Terzo Settore. Alessandro Guarasci
Nella
legge di stabilità ci sono troppe tasse per Confcommercio. Il presidente Carlo Sangalli
afferma che “occorre archiviare gli aumenti Iva che si abbatteranno su una domanda
per consumi già depressa, e attivare prima possibile il fondo taglia-tasse, alimentato
dal recupero di evasione”. Scontente anche le piccolissime aziende. Bisognava andare
in altra direzione, dice il presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini
Tagliare
l’enorme aggravio di costi, che la burocrazia impone a cittadini ed imprese. Questo
governo non ha fatto la scelta che noi avevamo indirizzato, noi diciamo che ha perso
un’ulteriore occasione, perché molte di quelle norme avrebbero alleggerito la burocrazia
dei cittadini italiani, a costo zero.
Critico anche il Forum del Terzo
Settore, per l’aumento dell’Iva per le cooperative sociali dal 4% al 10%. Il presidente
Andrea Olivero
Noi riteniamo che ci sia un danno diretto per il mondo della
cooperazione sociale, che si aggira intorno ai 500 milioni di euro. Ma, c’è un danno
indiretto a tante, tantissime persone, famiglie, che non riusciranno a pagare questa
cifra e che, in qualche misura, si vedranno ridotti i servizi: sia perché le pubbliche
amministrazioni, ormai, sono alla canna del gas, sia perché in realtà già la contribuzione
privata era alta e non è più sostenibile.
Insomma, il rischio è che calino
le garanzie per le fasce più deboli.