Usa: la voce dei vescovi sul tema della libertà religiosa e della riforma sanitaria
Un nuovo deciso intervento sul tema della libertà è giunto dai vescovi degli Stati
Uniti, a seguito del recente dibattito televisivo tra i due i candidati alla vicepresidenza
del Paese, il democratico Joe Biden e il repubblicano Paul Ryan. Tra le varie questioni
di interesse nazionale e internazionale i due esponenti politici, hanno affrontato
anche quella relativa alla riforma sanitaria, con particolare riferimento alle nuove
direttive in campo assicurativo. Queste, ribadiscono i presuli in una nota ripresa
da “L’Osservatore Romano” , sono lesive della libertà delle istituzioni e delle organizzazioni
cattoliche, in quanto impongono a tutti i datori di lavoro (con poche e limitate eccezioni
per quanto concerne gli istituti religiosi) di offrire ai propri dipendenti piani
assicurativi privati che includano anche la sterilizzazione, la contraccezione e la
distribuzione di farmaci abortivi. In risposta a un’affermazione emersa durante il
dibattito tra i due candidati, secondo la quale le direttive non costringerebbero
le istituzioni cattoliche o di altre religioni, tra cui gli ospedali, alla copertura
dei contraccettivi, si puntualizza ancora una volta che l’impianto della legge favorisce
in realtà la diffusione delle pratiche abortive. Le direttive — ricordano infatti
i vescovi — contengono eccezioni per alcuni “datori di lavoro religiosi” che non si
estendono agli ospedali cattolici o alle strutture caritative che offrono i loro servizi
a tutte le persone a prescindere dal loro credo. La nota ripropone inoltre il problema
dell’eventuale copertura economica dei piani assicurativi da parte di altri soggetti.
Il Governo, per venire incontro alle esigenze delle comunità religiose, ha avanzato
una proposta che solleverebbe le istituzioni e le organizzazioni cattoliche o di altre
fedi dall’onere economico per i servizi che contrastano con il loro credo, che sarebbe
messo a carico “di amministrazioni o agenzie indipendenti”. Secondo i vescovi tale
proposta non risolve il problema. Di qui la rinnovata richiesta di rivedere le norme
in questione. (L.Z.)