Trattative Troika-Grecia: è stallo sul numero dei licenziamenti dei dipendenti pubblici
In Grecia, e' stata la questione dei licenziamenti dei dipendenti statali a provocare
oggi un'improvvisa interruzione dei negoziati fra i rappresentanti della troika Ue-Fmi-Bce
e il ministro del Lavoro Vroutsis. Possibile le trattative vadano più avanti del previsto.
Alessandro Guarasci
Fondo
Monetario e Grecia devono decidere il pacchetto di tagli al bilancio per il biennio
2013–2014, condizione indispensabile per la concessione della nuova tranche di aiuti
ad Atene da parte dei partner. Nel pomeriggio di oggi si è verificato un vero giallo,
quando la Troika, in missione nella Capitale greca ha oggi improvvisamente interrotto
i negoziati con il governo. L'inviato del Fmi avrebbe addirittura chiesto di voler
parlare al telefono col direttore, Christine Lagarde. La troika insiste sul fatto
che Atene, nel tentativo di far quadrare i conti statali, debba licenziare 150.000
dipendenti pubblici entro fine 2015. Ue-Bce e Fmi chiedono inoltre che il governo
greco tagli del 50% gli indennizzi per licenziamento a partire dal gennaio 2012 e
riduca il periodo di preavviso per licenziamento da sei a tre mesi. Misure, queste,
che vedono nettamente contrari molti deputati sia del partito socialista Pasok sia
di Sinistra Democratica. Da Berlino, la cancelliera tedesca, Angela Merkel, afferma
che vede un "cambiamento" nel modo di pensare dei greci e nel modo in cui si atteggiano
verso le riforme