Sinodo: appello per Haiti. Mons. Saturné: abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti
Il pensiero dei Padri sinodali è andato ieri anche alla drammatica situazione di Haiti
tra i Paesi più poveri al mondo, che, dopo il disastroso sisma del 2010 e la conseguente
epidemia di colera, vive in un persistente stato di emergenza umanitaria. Al microfono
di Paolo Ondarza ascoltiamo l’appello di mons. Launay Saturné, vescovo
della diocesi haitiana di Jacmel:
R. – Sono contento
di parlare con la Radio Vaticana. In Haiti ci sono ancora tanti problemi, dopo il
terremoto c’è stato anche il colera… Vorrei fare un appello a tutti coloro che ascoltano:
abbiamo bisogno della solidarietà internazionale, della solidarietà della Chiesa.
Grazie per quello che voi avete fatto per Haiti, ma il cammino di ricostruzione è
ancora lungo e abbiamo bisogno della vostra solidarietà.
D. – Non è fuori luogo
parlare in un Sinodo per la nuova evangelizzazione della situazione di Haiti visto
che in aula è stata ribadito come la nuova evangelizzazione passi anche per la vicinanza
ai poveri…
R. - Questo Sinodo è un’occasione per i vescovi di Haiti per capire
come fare portare avanti l’evangelizzazione: in Haiti adesso cerchiamo di ricostruire
le case, ma dobbiamo ricostruire anche l’uomo. Per rifare le persone abbiamo bisogno
di evangelizzazione, per edificare un uomo spirituale. Quando avremo un uomo spirituale,
un uomo nuovo, tutti quanti lavoreranno per un Paese nuovo e anche per una Chiesa
nuova.
D. - La sua gente così provata dalla povertà, come forse non riusciamo
neanche ad immaginarci, confida nella sua presenza qui al Sinodo?
R. – Il popolo
ha fede in Dio, in Gesù Cristo, la fede nello Spirito Santo. La fede ci aiuta ad andare
avanti e penso che questo messaggio valga non soltanto per i Paesi poveri, ma per
tutti quanti: abbiamo bisogno della nostra fede per andare avanti.