Nota della Santa Sede: non riconosciuti né tutelati altri Ordini equestri di nuova
istituzione
La Santa Sede non riconosce né tutela Ordini di nuova istituzione o di derivazione
medievale. È questa l’essenza di una precisazione contenuta in un comunicato della
Segreteria di Stato la quale, si legge, “a seguito di frequenti richieste di informazioni
in merito all'atteggiamento della Santa Sede nei confronti degli Ordini Equestri dedicati
a Santi o aventi intitolazioni sacre ritiene opportuno ribadire quanto già pubblicato
in passato” e cioè che oltre ai propri Ordini Equestri (Ordine Supremo del Cristo,
Ordine dello Speron d'Oro, Ordine Piano, Ordine di San Gregorio Magno e Ordine di
San Silvestro Papa), la Santa Sede riconosce e tutela soltanto il Sovrano Militare
Ordine di Malta – ovvero Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme,
di Rodi e di Malta – e l'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, e non
intende innovare in merito”.
“Tutti gli altri Ordini, di nuova istituzione
o fatti derivare da quelli medievali – si precisa nella nota ufficiale – non sono
riconosciuti dalla Santa Sede, non potendosi questa far garante della loro legittimità
storica e giuridica, delle loro finalità e dei loro sistemi organizzativi”. Inoltre,
conclude il comunicato, “ad evitare equivoci purtroppo possibili, anche a causa del
rilascio illecito di documenti e dell'uso indebito di luoghi sacri, e ad impedire
la continuazione di abusi che poi risultano a danno di molte persone in buona fede,
la Santa Sede conferma di non attribuire alcun valore ai diplomi cavallereschi e alle
relative insegne che siano rilasciati dai sodalizi non riconosciuti e di non ritenere
appropriato l'uso delle chiese e cappelle per le cosiddette ‘cerimonie di investitura’”.