Giornata alimentazione, le cooperative nutrono il mondo
di Alessandro Scappini, direttore tecnico Istituto Agronomico d'Oltremare (Ministero
Affari Esteri) Per otto anni
ho coordinato un progetto di credito e commercializzazione agricola nel Quiché, una
zona di altipiano, tra le più impervie e meno fertili del Guatemala. Qui gli agricoltori
sono stati aiutati ad essere più produttivi e più preparati ad affrontare la povertà
e la fame, che tocca drammaticamente anche queste terre. Quasi una persona
su sette soffre di sottonutrizione. Eppure il mondo ha i mezzi per debellare la fame
e promuovere uno sviluppo sostenibile. In questo paradosso si inserisce l'auspicio
al potenziamento delle cooperative, che questa Giornata 2012 vuole sottolineare e
a cui anche il Papa si associa. Nel suo Messaggio al direttore generale della FAO,
Benedetto XVI precisa: "Le cooperative sono un’espressione concreta non di una sterile
complementarità, ma di una vera sussidiarietà; un principio che la dottrina sociale
della Chiesa pone a fondamento di un corretto rapporto tra la persona, la società
e le istituzioni. La sussidiarietà, infatti, garantisce la capacità e l’apporto originale
della persona preservando le sue aspirazioni nella dimensione spirituale e materiale,
tenendo nella giusta considerazione la promozione del bene comune e la tutela dei
diritti della persona. In un mondo alla ricerca di interventi appropriati per superare
le difficoltà derivanti dalla crisi economica e per dare alla globalizzazione un significato
autenticamente umano - prosegue Benedetto XVI - l’esperienza delle cooperative ben
rappresenta quel nuovo tipo di economia a servizio della persona, cioè capace di favorire
forme di condivisione e di gratuità che sono il frutto rispettivamente della solidarietà
e della fraternità (Caritas in veritate, 39)". Da qui l'auspicio del Papa "che i poteri
pubblici operanti a livello nazionale e internazionale predispongano i necessari strumenti
legislativi e di finanziamento perché nelle zone rurali le cooperative possano essere
efficaci strumenti per la produzione agricola, la sicurezza alimentare, il mutamento
sociale e per un più ampio miglioramento delle condizioni di vita. In tale nuovo contesto
è auspicabile che le giovani generazioni possano guardare con rinnovata fiducia al
loro futuro mantenendo i legami con il lavoro dei campi, il mondo rurale e i suoi
valori tradizionali." (a cura di Antonella Palermo)