Egitto: i cattolici del Paese a scuola di “formazione politica”
Nelle prossime settimane le comunità cattoliche egiziane promuoveranno corsi di formazione
socio-politica per favorire il discernimento comune davanti alla transizione piena
di incognite in atto nel grande Paese africano. L'iniziativa intende rilanciare l'esperienza
pilota già ispirata dal patriarcato copto-cattolico dopo la fine del regime di Mubarak.
“Ma adesso” spiega all'agenzia Fides Botros Fahim Awad Hanna, vescovo ausiliare di
Alessandria dei copti cattolici “il Consiglio pastorale della Chiesa cattolica in
Egitto nel suo incontro ai primi di ottobre ha raccomandato di potenziare questa opera
di formazione, indicandola come priorità per tutte le comunità cattoliche egiziane
di rito diverso”. L'esigenza di favorire un giudizio non sprovveduto davanti ai rivolgimenti
politici e sociali che stanno interessando l'Egitto è stata avvertita fin dalla prima
fiammata della rivolta, iniziata nel gennaio 2011. “Già a marzo di quell'anno” racconta
il Vescovo Fahim Hanna “ci siamo accorti che qualcosa bisognava pur fare. Abbiamo
iniziato incontri quindicinali presso la sede del Patriarcato copto cattolico. Le
riunioni erano frequentate da una media di ottanta persone, compresi parecchi musulmani.
Molti dei presenti erano formatori che avrebbero a loro volta riportato i contenuti
delle lezioni nelle comunità locali”. Gli incontri facevano costante riferimento alla
Dottrina sociale della Chiesa. Tra i criteri-guida che ispiravano le sessioni c'erano
sempre il rispetto dei diritti umani e la categoria laica di cittadinanza, valorizzata
come base per una convivenza pacifica e libera da ogni discriminazione etnico-religiosa.
Adesso, davanti ai nuovi sviluppi dello scenario politico egiziano - segnati dalla
grande fioritura di partiti e movimenti e dall'affermazione dei Fratelli Musulmani
- , la necessità di confrontarsi con l'attualità politica appare ancora più pressante.
Il Vescovo Fahim Hanna spiega: “L'assemblea costituente è al lavoro. Stiamo aspettando
la nuova Costituzione. Si compiono scelte destinate a condizionare le nostre vite
individuali e comunitarie. Man mano che escono le bozze, dobbiamo avere gli strumenti
per saper analizzare, per maturare un'opinione chiara e saperla esprimere, in modo
da poter dire si o no alla nuova Costituzione in maniera ragionevole”. (R.P.)