Siria: il governo chiude lo spazio aereo alla Turchia. Scontri al confine con la Giordania
La Siria ha vietato il passaggio di aerei civili turchi sul proprio territorio. La
decisione, in vigore da questa notte, sarebbe stata la conseguenza di un provvedimento
analogo emanato dal governo turco. Le autorità di Ankara smentiscono di aver mai adottato
misure del genere e hanno ribadito che costringeranno all’atterraggio solo i velivoli
che trasportino illegalmente materiale militare diretto alle forze di Assad, come
è avvenuto mercoledì scorso con un aereo proveniente da Mosca. Intanto ieri notte
un'autobomba è esplosa nei sobborghi di Damasco uccidendo otto persone, tra le quali
un bambino e due donne. Scontri anche al confine siro-giordano, dove l’esercito siriano
ha aperto il fuoco su circa 400 profughi che cercavano di fuggire dal Paese, ferendone
in modo grave almeno cinque. La sparatoria è avvenuta vicino alla città siriana di
Tal Shebab, mentre ora i feriti si trovano negli ospedali di Ramtha, nel nord della
Giordania. L’organizzazione internazionale Human Rights Watch ha inoltre accusato
l’esercito di Assad di aver utilizzato bombe a grappolo di fabbricazione russa contro
i civili nella città di Maarat, conquistata dai ribelli la scorsa settimana. Sul piano
diplomatico è arrivato oggi a Teheran il rappresentate speciale delle Nazioni Unite
Lakhtar Brahimi. Il diplomatico algerino incontrerà il ministro degli Esteri iraniano
Ali Akbar Salehi per “scambiare punti di vista e negoziare sulla questione siriana”.
Il viaggio di Brahimi, che ha già toccato Turchia e Arabia Saudita, si concluderà
domani in Iraq. (M.R.)