Mons. Ayuso Guixot al Forum di Istanbul: libertà religiosa necessaria per la giustizia
sociale
Si è concluso ieri in Turchia il Forum mondiale di Istanbul sul tema della giustizia.
Il Forum nasce come luogo di incontro di leader politici, imprenditori, docenti universitari,
intellettuali, leader di Ong e personalità dei media di tutto il mondo per discutere
questioni sociali, politiche ed economiche a livello regionale e globali. Tra i partecipanti,
padre Miguel Ángel Ayuso Guixot, segretario del Pontificio Consiglio per il
Dialogo Interreligioso, accompagnato dal nunzio in Turchia mons. Antonio. Lucibello.
Tracey McClure ha chiesto a mons. Ayuso Guixot di sintetizzarci il suo intervento:
R.
– I reminded the participants that justice and peace... Ho ricordato ai partecipanti
che la giustizia e la pace cercano il bene di ognuno e di tutti e per questa ragione
esigono ordine e verità. Quando una di esse viene minacciata, entrambe vengono meno;
quando la giustizia viene offesa, anche la pace viene messa in pericolo. La causa
ultima di molti dei problemi che influiscono su una coesistenza pacifica e sullo sviluppo
di tutti oggi, di cui siamo ben consapevoli, sono l’ineguaglianza e l’ingiustizia,
ma il ruolo della religione è quello di promuovere la giustizia, un’uguaglianza che
rientra nel “nuovo ordine globale”, che sta a cuore a tutti noi.
D. – Quindi,
qual è il ruolo della religione?
R. – Indeed, religion has a role... La
religione ha davvero un ruolo da giocare per il benessere e il giusto ordine della
società, anche se sarebbe sbagliato limitare la religione ad un mero ruolo sociale.
Sfortunatamente, il ruolo della religione nella società moderna viene spesso frainteso,
non apprezzato e persino criticato, perché ritenuta fonte di problemi e conflitti
nella società moderna. Ricordo che nel rivolgersi ai rappresentanti della società
britannica, Papa Benedetto XVI, durante la sua visita in Gran Bretagna, nel 2010,
ha notato che “le forme distorte della religione, come il settarismo e il fondamentalismo”
possono creare problemi sociali. La religione, intesa in maniera corretta e apprezzata
in maniera corretta, secondo il Papa, gioca un ruolo importante nel dibattito politico,
quello di “aiutare a purificare e ad illuminare l’uso della ragione nella ricerca
di oggettivi principi morali”. Quindi, “La religione... non è un problema... ma contribuisce
in maniera vitale al dialogo nazionale”. La religione, dunque, ha un ruolo nel dibattito
politico, non nel fornire soluzioni politiche concrete, che non rientrano nella sua
competenza, ma nel ricordare alla società le oggettive norme morali alla base della
giustizia e di una società giusta. E la società deve permettere alla religione di
avere una sua propria voce nella pubblica piazza.
D. – Cosa intende con questo?
R.
– Well, that religion cannot be understood... Che la religione non può essere intesa
come un fatto solamente privato. Una società libera e giusta non viene minacciata
dal fatto di permettere agli individui di esprimere le convinzioni che hanno nel cuore
in franchezza, sincerità e verità. La libertà religiosa è alla base del progetto sociale
ed è necessaria per la giustizia sociale. La libertà religiosa, quindi, è la base
fondamentale per tutte le altre libertà. Papa Giovanni Paolo II, rivolgendosi all’Assemblea
generale delle Nazioni Unite, nel 1995, quando citò il ruolo della libertà religiosa
nell’aiutare a causare il crollo del comunismo europeo, fece una dichiarazione profonda
sul potere della voce morale della religione nell'abbattere le tirannie.