Nel 10.mo anniversario dell’attentato, l’Indonesia ricorda le vittime della strage
di Bali
Con un minuto di silenzio carico di emozione e fiori deposti a "ground zero", l'Indonesia
ha reso omaggio alle vittime della strage di Bali, in occasione del 10.mo anniversario
dell'attentato che ha causato 202 morti, in maggioranza turisti stranieri in vacanza
sull'isola. Nel contesto delle celebrazioni, era presente una delegazione australiana
composta da esponenti di maggioranza e opposizione, capeggiata dall'attuale primo
ministro, Julia Gillard, e dall'ex premier John Howard, a capo dell'esecutivo al momento
dell'attacco. Di contro, è destinata a sollevare polemiche politiche l'assenza del
presidente indonesiano, Susilo Bambang Yudhoyono, che ha disertato l'appuntamento
di Legian Beach, a Denpasar - capoluogo della provincia di Bali - delegando in sua
vece il ministro degli Esteri, Marty Natalegawa. Un episodio grave, secondo i critici,
anche in virtù del fatto che il capo di Stato dell’Indonesia era membro di primo piano,
al momento dell’attacco, del Ministero per gli affari politici, legali e della sicurezza
e responsabile in prima persona dell'antiterrorismo. Da parte sua, Yudhoyono ha sottolineato
che l'attentato ha fallito l'obiettivo di creare divisione, rafforzando invece la
cooperazione e il dialogo interreligioso in Indonesia. "Musulmani, indù, cristiani
e buddisti - scrive il presidente - hanno condannato nella maniera più ferma l'attacco
e ripudiato quanti abusano della religione per compiere atti violenti".(L.F.)