Nigeria: l'alluvione causa 120 mila senza tetto, case, ospedali, scuole, chiese ed
edifici distrutti
Sono un milione e 300 mila i nigeriani sfollati e 431 sono morti a causa di quella
che le autorità locali hanno definito la peggiore alluvione in oltre 40 anni, con
30 dei 36 stati colpiti dal mese di luglio. Secondo le autorità e la Croce Rossa Nigeriana
(Nrc), le piogge torrenziali hanno sommerso gran parte degli stati sudoccidentali
di Delta e Bayelsa, colpendo 350 comunità e lasciando 120 mila persone senza tetto.
Le piogge sono iniziate nel mese di luglio nello Stato di Plateau nella Nigeria centrale,
raggiungendo ad agosto anche gli stati di Borno, Cross River, Ebonyi, Nassarawa, Bauchi,
Gombe, Katsina e Kebbi, per poi proseguire a settembre a Taraba Benue, Niger, Kaduna
e Kano, prima di toccare Delta e Bayelsa tra settembre e ottobre. Migliaia di persone
che avevano trovato riparo in accampamenti temporanei negli stati di Delta e Bayelsa
sono stati costretti a spostarsi ancora quando le piogge sono arrivate anche lì. Nella
capitale di Bayelsa, Yenagoa, 3 mila persone vivono nel Complesso sportivo di Ovom.
Migliaia di case, circa 20 centri sanitari e 5 ospedali, oltre a dozzine di scuole,
chiese ed edifici governativi sono stati distrutti o danneggiati nello stato di Delta.
Sei degli otto distretti di Bayelsa sono completamente allagati. La maggior parte
delle scuole che si trovano nelle zone colpite sono state costrette a chiudere o sono
state occupate dagli sfollati. Ancora non si sa quanti ettari di raccolti siano andati
perduti ma i contadini sono certi di aver perso tutto, compresi i campi di manioca
e cacao. Inondate anche le attività legate alla pesca. Le agenzie di aiuti umanitari
sono sovraccariche di richieste e hanno provveduto subito ad evacuare le comunità
più disastrate fornendo tende, utensili da cucina, servizi sanitari e generi di prima
necessità a Lagos. C’è anche urgente bisogno di generi alimentari. (R.P.)