Uganda: la Chiesa esorta il governo a liberare tutti i prigionieri politici per il
50.mo d'indipendenza
L’arcivescovo di Kampala Cyprian Kizito Lwanga ha esortato il governo ugandese a liberare
tutti i prigionieri politici nel Paese come gesto di clemenza in occasione del 50°
anniversario dell’indipendenza. Durante la Messa domenicale nella capitale – riporta
il quotidiano locale New Vision - il presule ha evidenziato che la liberazione dei
prigionieri politici sarebbe un passo importante per la riconciliazione, la giustizia
e la pacificazione dell’Uganda, anche perché alcuni di essi sono detenuti ingiustamente.
Parlando più in generale della situazione del Paese a 50 anni dall’indipendenza dall’Inghilterra,
mons. Lwanga ha denunciato i mali che continuano ad affliggerlo: abusi di potere,
violazioni dei diritti umani, corruzione, ignoranza, un sistema educativo inadeguato,
la commistione tra religione e politica. Nell’omelia l’arcivescovo di Lusaka ha poi
parlato della questione agraria denunciando gli espropri e l’ingiusto accaparramento
di terre da parte di alcuni ai danni dei più poveri nonostante la riforma agraria.
“Viviamo in un Paese pieno di contraddizioni”, ha osservato. “La scienza e la tecnologia
stanno facendo passi da gigante in tutti gli ambiti della vita umana, fornendo all’umanità
quanto serve a rendere il nostro pianeta un luogo meraviglioso per tutti, eppure la
povertà estrema, la malattia e la fame continuano a mietere migliaia di vittime ogni
giorno. Mons. Lwaga ha concluso con una nota di speranza: “Il nostro destino è ancora
nelle nostre mani, l’unica cosa che ci chiede è lo spazio per respirare e prosperare”.
(A cura di Lisa Zengarini)