2012-10-09 08:41:40

Perù: appello della Chiesa al dialogo nella provincia di Cajamarca


La chiesa peruviana manifesta la sua preoccupazione per l’annuncio dell’avvio, lunedì, di nuove proteste nella provincia di Cajamarca, contro la prosecuzione del progetto di esplorazione di una miniera che minaccia le risorse idriche della regione. L’arcivescovo di Trujillo, mons. Miguel Cabrejos Vidarte, in un comunicato emesso a Roma dove sta partecipando al Sinodo dei Vescovi, ha esortato le parti coinvolte ad evitare l’uso della violenza verbale o fisica ricordando che in passato tale atteggiamento ha portato a forti scontri finiti in azioni repressive e perdite di vite umane. Il comunicato, firmato anche da padre Gastón Garatea, uno dei mediatori nel dialogo, chiama il governo regionale a riflettere sullo sviluppo della regione ricordando che lo Stato ha l’obbligo di mettere a disposizione i mezzi per risolvere i problemi del Paese in un clima di rispetto e di dialogo. Da più di due anni, il progetto di esplorazione di nuovi giacimenti d’oro, conosciuto come Minas Conga, è contestato dalle popolazioni della regione che vedono le loro risorse acquifere minacciate dall’inquinamento. I manifestanti hanno fermato i lavori in varie occasioni per chiedere al governo la chiusura del progetto e il rispetto della legge di protezione ambientale che vige sulle quattro lacune naturali ubicate nell’Alto Perù, al nord del Paese. Questo è l’ennesimo comunicato di mons. Cabrejos che ha insistito sulla necessità di una riflessione profonda sul modello di sviluppo che si vuole nella regione, tenendo conto della qualità della vita e dell’impatto ambientale del progetto, invitando l’industria mineraria a prendere coscienza delle proprie responsabilità nei confronti della popolazione, e lo Stato a ricordare, al di là di far rispettare la legge, il suo ruolo di supervisore del lavoro delle Compagnie, favorendo il benessere della gente. I dirigenti che contestano il progetto Congas hanno annunciato ieri l’inizio di nuove proteste fino a ottenere la sospensione definitiva dei lavori. D’altra parte, il portavoce del Collettivo Cajamarca, che appoggia l’esplorazione aurifera, ha dichiarato che la protesta fallirà perche sostenuta da una minoranza radicale. Yanacocha, in funzione dal 1993, è la miniera d’oro più grande dell’America Latina e contribuisce a rendere il Perù il sesto produttore d’oro al mondo. Secondo le denunce dei residenti, lo Stato non esercita alcun controllo sulla miniera e le sue attività, mentre l’inquinamento è in aumento, cosi come il disagio sociale. Infatti non è stato fatto nessun investimento sociale per compensare i danni prodotti e Cajamarca rimane una delle zone più povere del Perù. (A cura di Alina Tufani)


Ultimo aggiornamento: 10 ottobre







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