Libano: i Cappuccini tornano nel villaggio di Abey
Dopo 28 anni i Cappuccini, e con loro i cristiani, sono tornati nel villaggio
di Abey, situato sul Monte Libano, da dove erano stati cacciati dai drusi
nel 14 febbraio 1984 durante la così detta “guerra civile libanese”. Abey è uno dei
pochi luoghi in cui i cristiani non erano ancora ritornati perché le loro case erano
ancora occupate. Due anni fa sono cominciate le trattative tra i Cappuccini e lo Stato
libanese per facilitare sia il loro ritorno che quello dei cristiani, e, allo stesso
tempo, per definire il contributo finanziario per il restauro del grande complesso,
gravemente danneggiato. Dopo sei mesi di lavoro, il 30 settembre scorso è stato riconsacrata
la chiesa e benedetto il convento alla presenza di molti capi politici e religiosi,
ma soprattutto di moltissima gente, cristiani e drusi. I Frati sono stati gli ultimi
a lasciare questo luogo e i primi a farvi ritorno, nonostante le molte vicende e le
tante difficoltà vissute nei quattro secoli di presenza ad Abey che nel 1646 divenne
il capoluogo dell’Emirato. I Religiosi vi costruirono un orfanotrofio (400 orfani),
un casa per le suore, una scuola media, una scuola tecnica e una chiesa. Nella prima
metà del XIX secolo nei pressi del convento vi subì il martirio padre Carlo da Loreto.
Tutti dicono che il ritorno dei Frati e il restauro del convento è il primo frutto
della visita che Papa Benedetto XVI ha fatto al Libano dal 14 al 16 settembre scorsi.
(A cura di padre Egidio Picucci)