2012-10-09 12:26:02

Haiti. Segnali di ripresa nell’emergenza post terremoto: riaperte le scuole


Sono trascorsi quasi tre anni dal violento terremoto che ad Haiti ha distrutto il 90% delle scuole e il 60% degli ospedali, uccidendo migliaia di persone, lasciandone ferite oltre 350 mila e provocando più di un milione di bambini orfani. La metà della popolazione dell’isola vive con meno di un dollaro al giorno, 500 mila persone sono senza casa, il 90% dei bambini hanno malattie provocate dall’acqua inquinata, l’epidemia di colera non accenna a fermarsi, e anche la crisi economica internazionale ha raggiunto il Paese già duramente provato. Tuttavia la popolazione non si è mai arresa e continua a lottare per una vita migliore. Di recente oltre 3 milioni di bambini sono tornati alle loro scuole, più di 20 mila negli istituti salesiani presenti sull’isola, tra questi oltre 10 mila ricevono anche un pasto al giorno presso l’Opera delle Piccole Scuole di padre Bohnen. In una nota dell’Ans pervenuta all’agenzia Fides si legge che i missionari salesiani vivono ad Haiti da più di 75 anni, lavorando con i bambini più vulnerabili, le donne, i malati. Secondo i dati della Banca Mondiale, diversi interventi sembrano testimoniare la voglia di rinascita del Paese. Ad esempio, la rimozione di 11 milioni di metri cubi di detriti ha reso di nuovo possibile la circolazione per le strade; un milione di persone hanno lasciato i campi per gli sfollati, 600 mila persone avranno presto accesso all’elettricità. Inoltre la Procura delle Missioni Salesiane di Madrid ha lanciato un appello alla solidarietà, promuovendo la campagna “75 anni ad Haiti”, che invita la comunità internazionale a continuare a lavorare e a sostenere i missionari perché l’isola non sia dimenticata. (R.P.)







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