Messa per Pio XII. Il card. Bertone: la Chiesa non si lascia turbare dagli sconvolgimenti
del mondo
La Chiesa, profondamente ancorata in Dio, non si lascia turbare dagli sconvolgimenti
del mondo: così, il cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, alla Messa celebrata
stamani nelle Grotte Vaticane per l’anniversario della morte di Pio XII, avvenuta
il 9 ottobre del 1958. Il porporato ha definito Papa Pacelli un “baluardo della verità
e del diritto” in un tempo contrassegnato dallo scatenarsi di ideologie anti-umane
e anti-cristiane. Il servizio di Alessandro Gisotti:
“La solida roccia
su cui è costruita la Chiesa” è costituita “inseparabilmente dalla persona di Pietro
e dalla sua fede”: è quanto sottolineato dal cardinale Tarcisio Bertone nella Messa
per l’anniversario della morte di Pio XII. Un Pontefice, ha detto, che ha guidato
la Barca di Pietro in tempi difficilissimi in cui ideologie anti-umane e anti-cristiane
moltiplicarono il loro potenziale negativo con la guerra. “La figura ieratica di Papa
Pacelli - ha detto - la chiarezza e la fermezza dei suoi insegnamenti e dei suoi messaggi,
la saggezza e la prontezza dei suoi interventi, furono in quei tempi autentico baluardo
della verità e del diritto, ben oltre i confini della Chiesa cattolica”.Nel
ministero di Pio XII, ha osservato, si vede realizzare la promessa che il Signore
fece a Simon Pietro durante l’ultima Cena: “Io ho pregato per te, perché la tua fede
non venga meno. E tu, una volta convertito, conferma i tuoi fratelli”. “La capacità
del Papa di respingere le insidie del maligno - ha poi sottolineato - è assicurata
dalla speciale preghiera del Signore Gesù, che è sostanzialmente una preghiera per
la fede di Pietro e dei suoi Successori”.
D’altro canto, ha aggiunto, questa
roccia che è Pietro poggia sulla “vera e unica Roccia che è Cristo”. Sia Pietro sia
la sua fede “dipendono interamente da Gesù Cristo”. “Ecco perché - ha ribadito - ‘tra
gli sconvolgimenti del mondo’ la Chiesa ha una base di appoggio solidissimo che le
permette di non essere turbata, sconvolta, perché è profondamente ancorata in Dio”.Proprio questo ancorarsi in Dio, è stata la riflessione del cardinale Bertone,
ha permesso a Pio XII di compiere la sua missione con efficacia, specie nelle ore
in cui “dovette portare il peso di situazioni assai gravose per la Chiesa e per l’umanità”.
Un peso, ha evidenziato, “aumentato dall’ansia per la sorte di diverse Chiese locali,
dalle incomprensioni, dalle minacce”. Quindi, ha rammentato che non si può giudicare
un ministero petrino secondo criteri meramente terreni. “L’efficacia del servizio
dei Pastori della Chiesa - ha osservato - non si misura con gli stessi criteri applicabili
alle società puramente terrene, perché dipende dall’azione della Grazia di Dio, è
questa è frutto della Croce e opera secondo la logica della Croce”.
Da ultimo,
il cardinale Bertone ha ricordato che tra i momenti culminanti del Pontificato di
Pio XII vi è stata la proclamazione dell’Assunzione di Maria. “Anche in questo – ha
concluso – la Chiesa di oggi e l’intera umanità, devono essere grate” a Papa Pacelli
per aver indicato che “all’orizzonte della storia brilla la stella della Madre del
Redentore”.