2012-10-06 19:29:13

Anche Renzi alle primarie del Pd e mentre il Pdl pensa al futuro, sulla scena si affaccia Tremonti


I delegati del Pd, riuniti a porte chiuse all'hotel Ergife di Roma, hanno approvato a larghissima maggioranza la modifica dello statuto che permette anche ad altri esponenti del partito di candidarsi alle primarie del centrosinistra. Nel Pdl, intanto, si pensa al futuro del centrodestra. Il servizio di Adriana Masotti: RealAudioMP3


L'assemblea nazionale del Pd ha approvato la modifica dell’articolo 18 dello statuto ammettendo che a candidarsi alle prossime primarie del centrosinistra siano, oltre al segretario, altri membri del partito tra cui il sindaco di Firenze, Matteo Renzi. Via libera anche al documento che dà mandato al segretario, Pier Luigi Bersani, a trattare al tavolo delle primarie con le altre forze della coalizione e a definire insieme agli alleati il manifesto politico delle alleanze. Sul versante del Pdl, intanto, appare sempre più plausibile per il partito ancora scosso dallo scandalo alla regione Lazio, vada incontro ad uno spacchettamento in liste e listini riuniti sotto il simbolo del centrodestra, o dia vita ad un nuovo contenitore simile a “Forza Italia”. A Riccione la presentazione del nuovo movimento 3L (Lista, Lavoro e Libertà) fondato dall’ex ministro Giulio Tremonti il quale ha detto che in un anno di governo Monti ci sono state “troppe tasse e troppa paura”. Ciò che si deve fare, ha spiegato Tremonti, è parlare di cose concrete e puntare sui giovani e sul lavoro. Critico anche Nichi Vendola che ad Ercolano, aprendo la campagna elettorale per le primarie del centrosinistra, afferma: "La crisi è tale solo per una parte della società (...) i poveri pagano più dei ricchi il prezzo di una crisi di cui non hanno alcuna responsabilità”.









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