2012-10-03 15:59:16

La famiglia al centro della 47.ma Settimana Sociale, a Torino nel settembre 2013


La famiglia sarà al centro della riflessione della prossima Settimana sociale dei cattolici italiani, la 47.ma, che si svolgerà a Torino dal 12 al 15 settembre del 2013. Il servizio di Francesca Sabatinelli:RealAudioMP3

La famiglia come luogo educativo privilegiato, da sostenere, da accudire. Lo si sottolineerà a Torino il prossimo anno, così come già fatto due anni fa. La famiglia compariva infatti in più punti dell’agenda di Reggio Calabria, luogo dell’appuntamento della scorsa Settimana Sociale, quella del 2010. La prossima edizione, nel 2013, è stata presentata stamane da mons. Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino e vicepresidente della Cei, da Piero Fassino, sindaco della città, e da mons. Arrigo Miglio, arcivescovo di Cagliari e presidente del Comitato organizzatore delle Settimane Sociali dei Cattolici Italiani:

"La famiglia in rapporto alla necessità di dare fiato, di dare speranze, di dare futuro alla società. La famiglia intesa come risorsa anche dal punto di vista economico, ma prima ancora la famiglia come soggetto primario, fondamento di una società civile dove è portatrice di diritti che nascono dalla struttura della famiglia. Parliamo evidentemente di quella famiglia che noi da sempre consideriamo tale: fondata sul matrimonio tra un uomo ed una donna, aperta alla vita, una famiglia dunque stabile, fondamento della società civile, quindi anche garanzia di uno spazio di libertà".

Sempre più spesso la famiglia, aggiunge mons. Miglio, svolge il grande ruolo di ammortizzatore sociale, allo stesso tempo però in molti rimarcano come ormai la famiglia stia smettendo di essere luogo di risparmio.

"Innanzitutto, prima ancora che chiedere risorse economiche, in questo momento molto scarse, noi chiediamo che vengano alleggeriti i pesi sulla famiglia. Ad esempio, alleggerire il peso fiscale, riconsiderare i parametri fiscali, alle famiglie più numerose. Queste sono proposte che già da tanti anni vengono presentate, ad esempio, dal Forum delle Famiglie".

Uno dei rischi che la famiglia corre è quello che a prevalere sia una visione negativa delle situazioni familiari. Ci sono in realtà molti esempi di famiglie che vivono un’esperienza costruttiva e positiva:

"C’è bisogno di fare emergere questa realtà, di non confondere la realtà della vita delle famiglie con immagini e cliché stereotipati che si diffondono. Questo è sicuramente un rischio che scoraggia, mentre esistono tantissime esperienze positive. Dal punto di vista economico, il rischio più grosso, che credo tutti vedano, riguarda proprio i giovani: mancanza di futuro, l’impossibilità di progettare per tempo la loro vita e quindi di iniziare una loro propria esperienza familiare".

Nella prassi delle Settimane Sociali vige l’alternanza tra Sud, Centro e Nord. Quest’anno, tocca proprio a quest’ultimo, per questo anche la scelta di Torino che però, precisa ancora mons. Miglio, resta un importante laboratorio nazionale ed internazionale:

"È una Torino dove la crisi dei posti di lavoro, la crisi della grande industria si fa sempre più preoccupante. Una Torino dove c’è una città nella città, di immigrati, con cui abbiamo molto da dire e da condividere proprio sul senso, sul valore e sull’importanza fondamentale della famiglia: una Torino multietnica, multireligiosa. Quindi, l’aspetto dell’immigrazione, ma anche l’aspetto dell’incontro tra le diverse confessioni cristiane e anche con il mondo dell’Islam, rappresentato in maniera massiccia. E quindi, il luogo della Settimana Sociale porta sicuramente con sé anche un confronto con queste realtà e con il messaggio che noi vogliamo lanciare".


Ultimo aggiornamento: 3 ottobre







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