2012-10-03 15:45:08

Caritas Torino apre una casa per favorire l'incontro tra padri separati e i loro figli


Inaugurazione ieri pomeriggio a Torino della “Casa di nonno Mario”, progetto ideato dalla Caritas diocesana per offrire un aiuto concreto ai padri separati, categoria di persone in aumento e sempre più in difficoltà. La casa che ieri è stata benedetta dall’arcivescovo, Cesare Nosiglia, intende favorire il mantenimento della relazione di questi padri con i propri figli, garantendo loro un luogo di incontro decoroso e familiare. Per saperne di più, Adriana Masotti ha sentito Pierluigi Dovis, direttore della Caritas torinese:RealAudioMP3

R. - È un’opportunità offerta ai padri separati che vivono in una situazione di vulnerabilità sociale di poter esercitare ugualmente, almeno una parte, del proprio ruolo genitoriale. Voglio dire: negli ultimi mesi abbiamo incontrato diversi papà separati che si sono trovati a vivere una situazione molto complessa: da una parte, il fatto di non poter vivere più nella casa coniugale e, dall’altro, l’impossibilità di aver una casa adeguata per sè e tanto meno per poter ricevere i bambini secondo le tabelle che le sentenze dei tribunali avevano prestabilito. Per cui, alcuni di loro ci dicevano: ”Noi d’estate incontriamo i nostri bambini al parco e d’inverno andiamo in un bar”. L’idea è stata allora quella di provare a mettere a disposizione un luogo "fisico", che sapesse di casa, nel quale il papà e i bambini, possano vivere alcune ore, al massimo quattro giornate - notti comprese - e svolgere una vita di famiglia. Ma ci pareva che non fosse giusto che quella fosse “la casa del papà”. E allora abbiamo intitolato questa casa “Nonno Mario”, un nonno, per la verità un diacono permanente, venuto a mancare pochi mesi fa, che per oltre venti anni è stato l’animatore del Centro di ascolto diocesano della nostra Caritas. Questa casa quindi è stata intitolata a lui come ricordo, ma anche per far sentire questo luogo come una vera è propria casa. Sono già dieci i papà che a partire da dopodomani, inizieranno ad abitare per periodi più o meno lunghi questa casa con i loro bambini.

D. – Non si tratta, dunque, di una residenza più o meno stabile per i padri, ma proprio finalizzata a questo incontro con i figli...

R. - Esattamente. Non una residenza, ma al massimo un pernottamento per quattro notti. Alcuni servizi sociali con i quali stiamo collaborando, ci hanno anche chiesto di poter utilizzare per un’ora o due questo ambiente, come luogo neutro, dove far incontrare i figli con entrambi i genitori sotto la supervisione di un’assistente sociale o di uno psicologo per quelle famiglie che vivono dei momenti difficili.

D. – Mi sembra un’iniziativa molto originale: forse la prima di questo tipo in Italia?

R. – Nel circuito delle Caritas diocesane italiane sta crescendo l’attenzione per i papà soli, e diverse stanno pensando - e alcune già attuando - delle piccole comunità residenziali per i papà. Un’iniziativa di questo tipo, mi pare di poter dire - ma potrei essere smentito - che sia unica in questo momento nel panorama italiano. E noi ci auguriamo che la cosa diventi più ampia perché non c’è bisogno di avere tante risorse dal punto di vista abitativo….

D. – Sono già dieci i padri che hanno contattato la vostra iniziativa. La “Casa di nonno Mario” accoglierà un nucleo famigliare per volta o più padri con i propri figli anche contemporaneamente?

R. -No, un nucleo per volta. Proprio perché l’obiettivo è curare la genitorialità. Un papà con uno, due, tre, quattro figli… ma solo loro, nessun altro. Quando poi hanno finito il loro “turno”, sarà il turno di un altro, perché quello che vogliamo realizzare è ciò che un altro papà ci ha detto: “Mi piacerebbe poter cucinare personalmente un piatto di spaghetti per i miei figli per sentirmi ancora il loro genitore”. Non per niente, il progetto che sta sotto la “Casa di nonno Mario” è stato intitolato: “Àncora papà”, ma mettendo anche l’accento sulla “a” iniziale, per cui si può leggere anche "áncora papà": un’áncora che aiuta i papà ad essere ancora tali.

Ultimo aggiornamento: 4 ottobre







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