Ripartire dagli Archivi: in Vaticano, Convegno internazionale sul Concilio
“Il Concilio Ecumenico Vaticano II alla luce degli archivi dei Padri Conciliari”:
è il tema di un Convegno internazionale nel 50.mo dell’apertura del Concilio, che
si è svolto in Vaticano lo scorso ottobre. L’evento è stato presentato, in Sala Stampa
Vaticana, da padre Bernard Ardura, presidente del Pontificio Comitato di Scienze storiche,
e dal prof. Philippe Chenaux, direttore del Centro studi e ricerche “Concilio Vaticano”
II della Lateranense, enti organizzatori del convegno. Il servizio di Alessandro
Gisotti:
Una vasta inchiesta
su tutti i continenti per una “più profonda comprensione del Concilio Vaticano II”.
E’ questo l’originale e ambizioso intento che si prefiggono il Pontificio Comitato
di Scienze Storiche e l’Università Lateranense che ha, tra i suoi punti forti, la
ricerca sugli archivi privati dei Padri conciliari. Uno sforzo che avrà come “primo
passo” un Convegno internazionale che si terrà in Vaticano, in questi giorni. Evento,
ha sottolineato padre Bernard Ardura, che alla luce del Magistero del Papa
vuole promuovere una rilettura del Concilio aliena da ispirazioni ideologiche. Nell’occasione,
padre Ardura ha anche annunciato un’importante iniziativa: la realizzazione di un
primo Repertorio degli archivi dei Padri conciliari che verrà pubblicato, in un database
on-line, sul sito web del Pontificio Comitato, con accesso gratuito:
“I
risultati del primo censimento saranno, perciò a disposizione del vasto pubblico degli
studiosi e fungeranno da stimolo permanente alla prosecuzione della ricerca nei più
diversi ambiti di studio”.
Dal canto suo, il prof. Philippe Chenaux
si è soffermato sulle due diverse ermeneutiche, che hanno letto il Concilio l’una
come “evento”, l’altra come “rottura”. Quest’ultima interpretazione, portata avanti
dalla “scuola di Bologna”, è stata l’osservazione dello storico, “non è quella indicata”
dal Magistero della Chiesa sotto Giovanni Paolo II e Benedetto XVI e, del resto, “non
è priva di presupposti ideologici”. Si tratta, prosegue il suo intervento, di un’interpretazione
che “sta alla base dei progetti e delle attese di quanti continuano a far riferimento
allo ‘spirito’ del Concilio più che alla ‘lettera’ dei documenti conciliari”. Di qui,
lo storico della Lateranense ha indicato l’obiettivo del Convegno in Vaticano e della
ricerca sugli archivi:
“La posta in gioco fondamentale che si pone agli
storici del concilio è dunque: come riconciliare queste due letture contrapposte dell’evento
conciliare e delle sue decisioni? Non si tratta di scrivere una 'contro-storia' del
concilio Vaticano II, quanto piuttosto, più modestamente, di riprendere l’indagine
storica sulla base di una documentazione la più larga possibile e senza a priori di
tipo ideologico (….) per arrivare ad una comprensione più equilibrata e più condivisa
dell’evento e delle sue decisioni”.
“Ripartire dagli archivi”, ha concluso
il prof. Chenaux: questa è “la scommessa che sta alla base del grande progetto di
ricerca” a cinquant’anni dall’apertura del grande evento conciliare. Il Convegno,
è stato sottolineato in Sala Stampa, è stato anche un'occasione per ricostruire come
i Padri conciliari guardavano allo sviluppo del Concilio e alle differenze tra i lavori
sotto Papa Roncalli e sotto Papa Montini.