Austria: i musulmani chiedono la costruzione di chiese cristiane in Arabia Saudita
Non una proclamazione astratta della libertà religiosa, ma un segno concreto che apre
nuovi orizzonti di reciprocità e di dialogo. Un’associazione musulmana a Vienna, «Iniziativa
musulmani liberali Austria» (Ilmoe), ha sollecitato la costruzione di una chiesa in
Arabia Saudita, Paese dove la professione pubblica della religione cristiana è vietata.
«Come l’islam in Europa, anche il cristianesimo deve veder riconosciuto il diritto
alla libertà di culto», si legge in uno scritto dell’organizzazione inviato all’ambasciatore
saudita a Vienna, Mohammed al-Salloum, citato dall’agenzia Apa. Il presidente dell’Ilmoe,
Amer al-Bayati, ha chiesto al diplomatico un colloquio «per esporre le idee per la
realizzazione del progetto». Il fatto che la professione pubblica di fede cristiana
in Arabia Saudita sia vietata - riporta L'Osservatore Romano - rappresenta «una violazione
eclatante del principio della libertà di confessione», scrive Bayati. Dal momento
che l’Arabia Saudita sostiene massicciamente, anche finanziariamente, la costruzione
di moschee e luoghi di culto in Europa, la mancanza di libertà di religione per i
cristiani è fonte di «grande disappunto». L’organizzazione aveva annunciato in primavera
alle autorità saudite il permesso di costruzione di una chiesa dopo che il gran mufti
saudita aveva chiesto la distruzione di tutte le chiese cristiane nella penisola araba.
Ilmoe aveva sottolineato che l’islam non vieta la costruzione di chiese cristiane.
Nella Penisola arabica per i cristiani la vita non è facile, soprattutto nei Paesi
dove è proibito costruire chiese e celebrare la messa. Dal 2006 le autorità saudite
si sono impegnate a garantire ai non musulmani il diritto di pregare in privato, nelle
loro case. Ma ai fedeli non musulmani continua a essere vietato pregare in pubblico.
Vietate anche le conversioni dall’islam al cristianesimo. Il 15 settembre prossimo
a Riad, la capitale saudita, comincia il processo contro un cristiano libanese e un
cittadino saudita accusati di aver fatto convertire al cristianesimo una ragazza,
impiegata in un’agenzia di assicurazioni, che ora abiterebbe in Gran Bretagna. L’opinione
pubblica saudita chiede che i due uomini siano puniti in modo esemplare per conversione
forzata. (L.Z.)