2012-10-02 08:23:30

Austria: i musulmani chiedono la costruzione di chiese cristiane in Arabia Saudita


Non una proclamazione astratta della libertà religiosa, ma un segno concreto che apre nuovi orizzonti di reciprocità e di dialogo. Un’associazione musulmana a Vienna, «Iniziativa musulmani liberali Austria» (Ilmoe), ha sollecitato la costruzione di una chiesa in Arabia Saudita, Paese dove la professione pubblica della religione cristiana è vietata. «Come l’islam in Europa, anche il cristianesimo deve veder riconosciuto il diritto alla libertà di culto», si legge in uno scritto dell’organizzazione inviato all’ambasciatore saudita a Vienna, Mohammed al-Salloum, citato dall’agenzia Apa. Il presidente dell’Ilmoe, Amer al-Bayati, ha chiesto al diplomatico un colloquio «per esporre le idee per la realizzazione del progetto». Il fatto che la professione pubblica di fede cristiana in Arabia Saudita sia vietata - riporta L'Osservatore Romano - rappresenta «una violazione eclatante del principio della libertà di confessione», scrive Bayati. Dal momento che l’Arabia Saudita sostiene massicciamente, anche finanziariamente, la costruzione di moschee e luoghi di culto in Europa, la mancanza di libertà di religione per i cristiani è fonte di «grande disappunto». L’organizzazione aveva annunciato in primavera alle autorità saudite il permesso di costruzione di una chiesa dopo che il gran mufti saudita aveva chiesto la distruzione di tutte le chiese cristiane nella penisola araba. Ilmoe aveva sottolineato che l’islam non vieta la costruzione di chiese cristiane. Nella Penisola arabica per i cristiani la vita non è facile, soprattutto nei Paesi dove è proibito costruire chiese e celebrare la messa. Dal 2006 le autorità saudite si sono impegnate a garantire ai non musulmani il diritto di pregare in privato, nelle loro case. Ma ai fedeli non musulmani continua a essere vietato pregare in pubblico. Vietate anche le conversioni dall’islam al cristianesimo. Il 15 settembre prossimo a Riad, la capitale saudita, comincia il processo contro un cristiano libanese e un cittadino saudita accusati di aver fatto convertire al cristianesimo una ragazza, impiegata in un’agenzia di assicurazioni, che ora abiterebbe in Gran Bretagna. L’opinione pubblica saudita chiede che i due uomini siano puniti in modo esemplare per conversione forzata. (L.Z.)







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