Elezioni in Nicaragua. I vescovi criticano i politici: attaccati solo al potere
I vescovi del Nicaragua intervengono con un Messaggio sulle elezioni amministrative
del prossimo 4 novembre invitando tutti ad una seria riflessione sul comportamento
dei politici sia al governo che all’opposizione. I presuli criticano in particolare
la concentrazione del potere e la volontà di non perderlo a tutti i costi, gli insulti
reciproci, la corruzione e l'illegalità che portano alla violenza. Sul Messaggio ascoltiamo
il presidente della Conferenza episcopale di Nicaragua, mons. Sócrates Sándigo,
al microfono di Claudia Alberto:
R. - Quando
c’è un’elezione di questo genere noi vescovi diciamo sempre qualche cosa, perché la
gente aspetta la voce dei pastori, ma anche perché il nostro compito è quello di dare
indicazioni in queste situazioni. In questo Messaggio diciamo tre cose: innanzitutto,
quale deve essere l’atteggiamento di chi ha l’autorità e a questo proposito abbiamo
citato il Vangelo di Luca (22:26): “Chi è il più grande tra voi diventi come il più
piccolo e chi governa come colui che serve”. Noi sappiamo che in questo Paese le cose
non vanno in questo modo: c’è un governo che non sente quello che fa come un servizio.
Perciò, prima di tutto, noi vogliamo far capire alle persone come stanno veramente
le cose per quanto riguarda il governo. La seconda cosa è che per le altre elezioni
di solito dicevamo alla gente di andare a votare, ma ora non diciamo la stessa perché
le persone prima di tutto devono valutare se ci sono le giuste condizioni per votare.
Pertanto, la persona non deve votare tanto per votare, ma deve pensare, riflettere,
meditare bene quello che andrà a fare il 4 novembre. L’ultima cosa è che oltre alle
elezioni dobbiamo tutti vedere come sta il Paese e meditare; ma non dobbiamo solo
guardare come vanno le cose: tutti noi dobbiamo fare qualche cosa. Non possiamo
soltanto stare a guardare senza fare niente: tutti dobbiamo fare qualcosa, perché
vogliamo un Nicaragua migliore. E il Paese diventerà migliore quando tutti
si adopereranno per fare qualche cosa, perché è pericoloso che un Paese si trovi nelle
mani di pochi: per questo motivo, oltre a pensare alle elezioni, i nicaraguensi tutti
devono pensare a cosa devono fare per il loro futuro.