2012-09-29 13:00:33

Beatificato ad Acireale padre Allegra. Tradusse la Bibbia per la comunità cattolica cinese


La Chiesa ha un nuovo Beato. Si tratta di padre Gabriele Maria Allegra, sacerdote francescano e biblista, morto nel 1976 e noto per aver tradotto la prima Bibbia per la Chiesa Cattolica cinese. La cerimonia di beatificazione sabato mattina in piazza Duomo ad Acireale è stata presieduta, in rappresentanza del Papa, dal cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi. Presenti tra gli altri il cardinale arcivescovo di Palermo Paolo Romeo, presidente della Conferenza Episcopale siciliana, il cardinale di Hong Kong, John Tong Hon, e il ministro generale dell’Ordine dei Frati Minori, padre José Rodriguez Carballo, e migliaia di fedeli provenienti dalle diocesi siciliane. Il servizio è di Paolo Ondarza:RealAudioMP3

“Una pietra miliare nella storia della Chiesa cattolica in Cina”. Il cardinale Angelo Amato definisce così, in un’assolata piazza Duomo ad Acireale, la traduzione integrale della Sacra Scrittura in lingua cinese realizzata in ventisei anni dal sacerdote francescano Gabriele Maria Allegra. Sugli ombrelli arancioni tenuti dai fedeli per ripararsi dal sole durante la celebrazione, gli ideogrammi cinesi con i versetti biblici tradotti da padre Allegra. L’entusiasmo corale per questo nuovo Beato è risuonato nelle parole di padre José Rodriguez Carballo che ha ringraziato il Papa per questa giornata esprimendo l’auspicio che il Beato Allegra sia presto santo e che la sua testimonianza ispiri l’ormai prossimo Anno della Fede.

Siciliano, nato a San Giovanni La Punta, in provincia di Catania nel 1907, Giovanni Maria a 23 anni diviene sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori. Quindi la missione in Cina: a Pechino fonda lo “Studium Biblicum Franciscanum”, poi per vicende belliche si trasferisce ad Hong Kong, dove resterà fino alla morte nel 1976 prodigandosi nell’assistenza ai poveri, ai lebbrosi e agli ammalati. Al microfono di Roberto Piermarini il cardinale Angelo Amato lo definisce “sacerdote sommamente virtuoso”:

"La fede era la sua forza. Una fede che lui stesso nelle sue Memorie descrive come «rocciosa, massiccia, ardente ed entusiasta». La sua fede si manifestava nel suo spirito di pietà. Il colloquio con Gesù Sacramentato, la preghiera del breviario e del rosario, la celebrazione della Santa Messa erano esemplari. Anche il modo di trattare la Parola di Dio evidenziava la sua fede profonda. Nella traduzione si adoperò moltissimo perché risultasse la più perfetta possibile. Spesso per trovare l’interpretazione esatta di una parola, studiava per più giorni con i suoi collaboratori".

Un lavoro di alto livello che padre Allegra svolse non per compiacimento intellettuale, ma in spirito di nascondimento e amorevole servizio alla Chiesa. Ancora il cardinale Amato:

"Nella sua profonda umiltà soleva ripetere: «Chi lavora così in profondità, forse non otterrà mai la rinomanza di certi altri teologi moderni, ma, a mio avviso, sarà più benefico alla Chiesa di Dio»".

Un traduzione che pur caratterizzata da assoluto rigore e fedeltà ai testi originali greci utilizza la lingua parlata cinese, semplice, ma elegante. La sinologa Monica Romano, presidente dell’associazione TherAsia Onlus:

"Negli anni ’30 del secolo scorso i cattolici cinesi non possedevano una versione integrale della Bibbia. Tra l’altro le traduzioni cattoliche del Nuovo Testamento si basavano in larga parte su antiche versioni latine (come la Vulgata) o altre lingue, non sul greco. Padre Allegra si cimenta in quella che egli stesso chiama 'l’opera della mia vita” e come lui stesso afferma 'per dare Cristo alla Cina e la Cina a Cristo”. I fedeli amano questa traduzione che ha anche acquisito nel corso del tempo una certa autorevolezza. Vi sono anche altre traduzioni, ma quella di Padre Allegra è la più diffusa tra i cattolici e la più autorevole".

Tradurre la Bibbia in cinese non significa esclusivamente effettuare una traduzione linguistica, ma anche semantica: la sfida era rendere comprensibili alla cultura orientale simboli ed immagini, propri della tradizione giudaico-cristiana. Ancora Monica Romano:

"Padre Allegra ha raccolto questa sfida. Si può ricordare la disputa sorta attorno all’uso del termine per indicare Dio o lo Spirito Santo. C’era stato un dibattito nella Chiesa Cattolica e anche tra le varie confessioni cristiane se fosse appropriato utilizzare una terminologia locale riprendendola dalla religiosità locale cinese, o al contrario coniare dei nuovi termini. La riflessione in seno alla Chiesa Cattolica è stata lunga, ma determinante per il lavoro di traduzione di padre Allegra e l'inculturazione del Vangelo in Cina".

L’opera di padre Allegra continua ad ispirare la Chiesa di oggi. L’ organizzazione TherAsia onlus della quale lei è presidente, recentemente ha stampato una breve storia del Concilio Vaticano II in cinese semplificato, una stampa che non era mai stata eseguita prima:

"Sì, la chiesa cinese si sta già preparando da diversi mesi a celebrare questo anniversario del Concilio. Il Concilio è penetrato in Cina più tardi, pertanto i principi e gli insegnamenti dei padri conciliari richiedono ancora di essere pienamente conosciuti e compresi dai cinesi. Per questo motivo la Ong caritativa cattolica cinese - Jinde Charities– ha richiesto a TherAsia onlus di supportare questa iniziativa e noi ben volentieri abbiamo accolto questo invito. Sulla base di questi documenti che sono stati poi stampati, hanno organizzato una serie di corsi di formazione che hanno visto una grande partecipazione da parte dei cattolici: uno di questi corsi di formazione si è svolto nel mese di maggio, vi hanno partecipato circa un centinaio di persone, tra vescovi, sacerdoti, religiosi e laici, provenienti da circa 30 diocesi della Cina. C’è veramente un crescente interesse da parte dei fedeli cinesi nell’apprendere sempre di più e sempre meglio gli insegnamenti del Concilio Vaticano II".



Ultimo aggiornamento: 1° ottobre







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