Il vescovo di Angoulême in visita “ad Limina” dal Papa: in Francia, segni di rinascita
della fede
Prosegue in Vaticano la visita “ad Limina” dei presuli francesi. Un evento che avviene
a pochi giorni dall’inizio del Sinodo sulla nuova evangelizzazione e dell’Anno della
Fede. Due eventi che, auspicano i vescovi francesi, potranno dare nuovo slancio alla
missione della Chiesa in Francia. E’ quanto spera anche il vescovo di Angoulême, nella
Francia centro-occidentale, mons. Claude Jean Pierre Dagens. Al microfono di
Xavier Sartre, il presule esprime innanzitutto la gioia dell’incontro con il
Papa:
R. - Una grande
gioia. La gioia di pregare, di andare prima di tutto davanti alla Tomba di San Pietro
e di incontrare il Successore di Pietro, il nostro Papa Benedetto XVI.
D. -
Qual è la situazione della Chiesa e della religione in Francia?
R. - Sulla
situazione francese, c’è come un’ambivalenza. Ci sono fenomeni di preoccupazione,
di indebolimento delle istituzioni cattoliche, ma ci sono anche fenomeni di rinascita,
soprattutto nella collaborazione vera tra i sacerdoti e i battezzati, gli uomini e
le donne del popolo di Dio. Questa partecipazione comune alla missione cristiana,
fa che tutta questa gente scopra la verità della Chiesa, non come un’organizzazione
un po’ complicata, ma come corpo di Cristo. Papa Benedetto lo dice molto spesso: lo
scopo della Chiesa non è la Chiesa, e noi spesso lo dimentichiamo. Lo scopo della
Chiesa è l’incontro con Cristo!
D. - Questo incontro con Cristo è la base della
nuova evangelizzazione..
R. - Certamente è il cuore. E in Francia, c’è un luogo
dove questo incontro personale e anche comunitario con Cristo, si pratica tutto l’anno:
la “Comunità di Taizé”. Ci sono molti giovani che vengono in pellegrinaggio per sentire
la Parola di Dio, per pregare, per far silenzio. Il silenzio è molto importante per
l’incontro con Cristo. E poi la possibilità per i giovani ma anche per gli adulti,
di andare alle origini della vita verso la Risurrezione di Cristo, il Mistero Pasquale.