2012-09-27 14:06:19

Uruguay: un vescovo entra nella “Commissione per la vita e l’acqua”


Il vescovo della diocesi uruguayana di Tacuarembó, mons. Julio César Bonino Bonino, ha annunciato la sua decisione di voler entrare a far parte della "Commissione Tacuarembó per la vita e l'acqua", che mira a promuovere la campagna per dichiarare la regione di Tacuarembó “libera dalle miniere a cielo aperto”. Nella nota, inviata dalla Conferenza episcopale dell’Uruguay all'agenzia Fides, il vescovo spiega che "i residenti delle nostre aree rurali sono venuti a condividere le preoccupazioni che stanno vivendo dopo aver trovato delle richieste per le loro proprietà, che verrebbero utilizzate per i progetti dell’industria mineraria". Il vescovo è fortemente preoccupato per "l’espansione accelerata delle industrie estrattive, le cui attività hanno spesso un impatto negativo sulla vita delle popolazioni". La "Commissione Tacuarembó per la vita e l'acqua" è composta da cittadini, giornalisti, agricoltori, imprenditori, lavoratori, rappresentanti sindacali, operai, tutti preoccupati della possibile installazione di miniere a cielo aperto nella zona, in particolare nel dipartimento di Tacuarembó. Nel Paese c'è divisione fra coloro che vogliono proporre l'industria mineraria come priorità e quanti invece vogliono difendere l'ambiente ad ogni costo. Lo scorso 12 settembre è partita la campagna per la raccolta di firme contro l'industria delle miniere a cielo aperto nel dipartimento di Treninta y Tres. L'Uruguay si trova in questo momento a dover affrontare la realizzazione di un mega progetto per l'estrazione del ferro in diverse zone del Paese e di altri minerali, dietro richiesta del vicino Brasile, che ha avviato diversi progetti edili in vista del Campionato Mondiale di Calcio (2014) e dei Giochi Olimpici (2016). (R.P.)







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