Inizia domani, 28 settembre a Yeşilköy, una cittadina nei pressi di Istanbul, il Simposio
cristiano-islamico sul tema “Essere straniero e dialogo con l’altro”, organizzato
dai Religiosi delle tre Famiglie francescane presenti a Istanbul, e cioè Frati Minori
Conventuali, Frati Minori e Frati Minori Cappuccini, con la partecipazione degli altri
Istituti che fanno capo all’Urt, Unione Religiosi di Turchia. Da parte musulmana continua
la collaborazione dell’Istituto dei giornalisti e scrittori, nonché quella della Facoltà
teologica dell’università di Marmara. L’iniziativa, nata per “conoscersi e rispettarsi”,
come diceva il tema del Simposio del 2004, non solo ha conseguito lo scopo per cui
è nata nel 2003, ma ha dato vita a una tradizione che richiama un pubblico qualificato
di professori, religiosi e studenti i quali, oltre a condividere l’interesse per le
relazioni, aderiscono anche a momenti di preghiera nella moschea e nella chiesa cattolica.
Particolare non trascurabile in un momento in cui altrove i seguaci delle due religioni
vivono momenti difficili e complicati. Fin dal primo incontro i partecipanti guardano
al di là del dialogo, cioè al mistero delle persone e della loro libera risposta alle
sollecitazioni di Dio. Il Simposio terminerà sabato 29 settembre con una liturgia
della Parola nella chiesa di Santo Stefano, retta dai Frati Cappuccini. (Da Istanbul,
padre Egidio Picucci)