L'attualità di Sant'Agostino nelle parole del Papa al concerto in suo onore a Castel
Gandolfo
Un evento unico, l’esecuzione di un opera su Sant’Agostino a Castel Gandolfo. Così
il Papa ieri sera al termine del concerto “Augustinus” offertogli nella sua residenza
estiva dalla diocesi tedesca di Würzburg, nel Nord della Baviera. Salutando i partecipanti
al convegno dedicato al vescovo di Ippona, in corso all’Augustinianumdi Roma, Benedetto
XVI ha sottolineato l’attualità di questo illustre Padre della Chiesa. Il servizio
è di Paolo Ondarza:
L’attualità
di Sant’Agostino per le questioni e le sfide del mondo contemporaneo. L’ha indicata
Benedetto XVI al termine del concerto offerto in suo onore a Castel Gandolfo dalla
diocesi baverese di Würzburg e ispirato al vescovo di Ippona. L’opera "attraverso
un linguaggio musicale contemporaneo – ha commentato il Santo Padre – dimostra che
l’attualità del grande Padre della Chiesa latino non è rotta".
Un "mosaico
di suoni", per usare le parole del compositore dell’opera Wilfried Hiller, a descrivere
i soliloqui dell’anima di Sant’Agostino con Dio e con se stessa. Mosaico perché composto
da sette immagini musicali:
“Es ist ein Mosaik. Einzelne Steine leuchten...
„ “E’ un mosaico. Alcune pietre rifulgono, a seconda di come cade la luce e
del punto di osservazione". “Ma solo nell’insieme – ha proseguito Benedetto XVI –
si schiude l’immagine: essa rappresenta la grandezza e la complessità dell’uomo e
del teologo Agostino". Quindi, l’esortazione: “Se veramente vogliamo l’autore delle
Confessioni, non dobbiamo mai perdere di vista, mentre ci occupiamo di alcuni aspetti
della sua opera, l’insieme del suo pensiero e della sua persona".
Nell’oratorio
Augustinus – ha poi notato il Papa – il Santo Vescovo non appare mai, ma “questa sua
assenza lo rende senza tempo”.
“Das Ringen des Menschen und sein Suchen
nach dem…„ “La lotta dell’uomo e la sua ricerca di quanto gli è più intimo,
la ricerca della verità, la ricerca di Dio è valida in tutti i tempo; essa non riguarda
soltanto un santo, ma ogni uomo”.
Infine, il saluto del Papa a quanti hanno
reso possibile questo concerto:
“Vergelt’s Gott” "Il Signore ve ne
renda merito di tutto cuore".