Egitto: studiosi islamici e copti si accordano sulla nuova Costituzione egiziana
Verso un accordo per risolvere le dispute legate alla nuova Costituzione egiziana.
Secondo quanto riferisce il quotidiano Al-Masry Al-Youm, i partiti politici egiziani,
i rappresentanti di Al-Azhar e quelli della Chiesa copta, si sono riuniti presso la
Camera Alta (Shura) del Parlamento per discutere alcuni degli articoli sui quali sono
sorte controversie. In particolare i partecipanti hanno deciso di mantenere l’articolo
2 nella formulazione originale della Costituzione del 1971, che recita: “l’Islam è
la religione dello Stato, l’arabo è la sua lingua ufficiale e i principi della Sharia
islamica sono una principale fonte della legislazione”. La revisione costituzionale
del 1980 - riferisce l'agenzia Fides - aveva cambiato l’ultima parte dell’articolo,
affermando che “i principi della Sharia islamica sono la principale fonte della legislazione”.
È stato stabilito inoltre che gli egiziani di fede cristiana ed ebraica possono far
ricorso alle loro norme religiose per quanto riguarda le questioni religiose e personali
(ad esempio il matrimonio). È stata invece respinta la proposta di affidare ad Al-Azhar
l’ultima istanza per l’interpretazione dei principi della Sharia e della giurisprudenza
islamica, affidando questo compito al Consiglio degli Esperti. Verranno infine cancellati
gli articoli che limitano la libertà di stampa, prevedendo la prigione per i giornalisti
per i reati di opinione, e che puniscono chi offende Dio. Su questo ultimo punto è
prevista l’approvazione di un’apposita legge che punisce le offese alla religione.
(R.P.)