2012-09-26 16:23:25

Allarme Spagna: in forte calo le borse in Europa. Catalogna: referendum sull'indipendenza


In forte calo le Borse in Europa sulla scia delle notizie che vengono dalla Spagna: le spinte secessioniste della Catalogna, la caduta libera del pil nazionale e le tensioni socio-politiche culminate negli scontri di ieri a Madrid. La Catalogna convocherà un referendum sull'autodeterminazione, con o senza l'autorizzazione del governo centrale: è quanto ha assicurato oggi il suo presidente Artur Mas. Intanto, 35 persone sono state arrestate nella capitale spagnola dopo gli scontri di ieri intorno al Parlamento che hanno fatto registrare oltre 60 feriti. Vola anche lo spread – oltre i 450 punti - tra Bonos e Bundt, mentre il premier Rajoy ipotizza una richiesta di salvataggio se i tassi d'interesse sui titoli di Stato ''resteranno troppo alti per troppo tempo''. Sulla situazione in Spagna, a partire dagli scontri di ieri, un vero e proprio assedio al Parlamento, Salvatore Sabatino ha sentito il collega spagnolo, Antonio Pelajo, raggiunto telefonicamente a Madrid: RealAudioMP3

R. – Ieri, in quell’esatto momento ero a Madrid. Non ho potuto avvicinarmi neanche alla sede del Parlamento perché tutta quella zona era completamente isolata dalla polizia. Devo dire che forse le immagini non rendono l’idea reale della situazione, perché il numero dei manifestanti era esiguo, intorno a sei-ottomila. Ma è vero che lo scontro tra la polizia e i manifestanti è stato molto duro, molto forte. Era una manifestazione un po’ particolare perché non erano lì per chiedere lavoro; volevano impedire che il Parlamento potesse svolgere la sua sessione ordinaria.

D. - Questo perché c’è un forte malcontento nei confronti del governo Rajoy...

R. – Il malcontento è contro la classe politica.

D. - Intanto il governo di Madrid domani varerà la finanziaria che dovrebbe contenere circa 39 miliardi di euro tra tagli alla spesa e aumenti fiscali. Su tutto questo però incombe l’ombra del salvataggio internazionale del Paese. Ci sono anticipazioni al riguardo?

R. – No, perché si sa che il governo Rajoy è ancora in dubbio su quando farlo, e se farlo, secondo le condizioni che saranno imposte, perché le condizioni attuali sono troppo dure, e stiamo pagando da non so quanti anni un tasso elevatissimo. Intanto, il budget per l’anno prossimo sarà ridotto di molto, con risparmi imponenti su molti settori, e questo sicuramente produrrà tensioni sociali. Ma devo dire che la Spagna non è la Grecia; e qui non bisogna neanche confondersi. Questo è un Paese potente, con una classe economica preparata, con delle aziende fortissime. Alcune settimane fa, tutti i grandi rappresentanti delle aziende tedesche che sono qui in Spagna, hanno detto: “L’economia spagnola è piena di pregi. La Spagna non è un Paese allo sbando”.

D. - Però bisogna dire che la Spagna è uno dei Paesi che ha vissuto e che vive –purtroppo- la crisi nella quotidianità. Centinaia di attività commerciali chiudono tutti i giorni, la disoccupazione aumenta sempre di più. Come si è arrivati a questo punto, visto che, comunque, l’economia regge?

R. - Ci siamo arrivati perché c’è stata una gestione fatale, sbagliata dall’inizio del governo di Zapatero con delle correzioni attuate all’ultimo momento che non avrebbero comunque potuto salvare il caos economico che si era già creato. E allora abbiamo avuto sette anni di governo, in cui la gente ha vissuto oltre le proprie possibilità, il credito bancario era aperto a tutti, la gente voleva avere due macchine, due case, fare tre vacanze all’anno ... Evidentemente tutto questo è finito.

D. - Quello di Rajoy è un compito oggettivamente difficile. Riuscirà a traghettare il Paese oltre la crisi, riuscirà a mantenerlo compatto? Mi riferisco a queste aspirazioni indipendentiste della Catalogna che sta diventando un vero problema...

R. - Il governo catalano ha chiamato alle elezioni con questa chiave autonomista nascondendo la propria realtà. Se domani la Catalogna fosse indipendente, a fine mese, non potrebbe pagare i salari dei suoi funzionari. È in bancarotta. La manovra del governo di Mas, è una manovra fatta per nascondere la realtà del totale fiasco del governo catalano.







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