Siria: attentato a Damasco, Save the children denuncia gravi violenze sui bambini
Esplosione stamani nella capitale siriana, in una scuola da mesi adibita a quartier
generale delle forze fedeli al presidente Assad. Secondo i ribelli, ci sono decine
di vittime mentre secondo l'agenzia ufficiale si contano solo sette feriti lievi.
A rivendicare l'attacco, il cosiddetto gruppo dei compagni dell'Islam, formazione
sunnita estremista che opera nella regione di Damasco. Intanto, desta orrore il rapporto
dell’organizzazione umanitaria Save the Children che denuncia torture e atrocità commesse
in Siria nei confronti di minori. Fausta Speranza ha intervistato il portavoce
dell’organizzazione per la Siria, Hedinn Halldorsson:
R. – Nelle ultime
settimane, abbiamo parlato e abbiamo raccolto testimonianze dai profughi e dai bambini
che sono appena fuggiti dalla Siria. Queste testimonianze confermano atti di violenza
sui bambini siriani. Questi bambini, questi giovani sono vittime di gravi violazioni
dei diritti dell’infanzia e confermano le violazioni denunciate a grandi linee dalle
Nazioni Unite e da altre organizzazioni, negli ultimi mesi.
D. – Sono vittime
mirate o sono vittime indirette?
R. – Tutti e due i casi: ci sono vittime indirette
e altri che sembrano proprio presi di mira. Questi bambini raccontano che in Siria
sono stati attaccati moschee, ospedali e scuole. Sembra che questi piccoli abbiano
assistito a violenze orrende e le loro testimonianze confermano gravi violazioni dei
diritti dei bambini. Noi non siamo in Siria: lavoriamo nei Paesi confinanti dove arrivano.
Quello che stiamo facendo, oggi, è rivolgere un appello alle Nazioni Unite affinché
vengano impegnate maggiori risorse nella documentazione delle violazioni dei diritti
dell’infanzia. E’ importante questo, perché tali crimini devono essere raccontati
e documentati affinché chi ne è responsabile possa essere chiamato a risponderne.
D.
– Ci sono programmi di assistenza a questi bambini? Le conseguenze di questi fatti
devono avere degli effetti molto gravi nella psicologia di questi bambini …
R.
– Assolutamente. Le conseguenze dei traumi subiti dai bambini le vediamo tutti i giorni,
sono evidenti agli operatori di Save the Children. Noi li stiamo aiutando attraverso
un’assistenza specialistica: cerchiamo di elaborare il devastante impatto psicologico
di ciò che hanno visto e subito. Infatti, tanti di loro non riescono a controllare
le emozioni legate a quello che hanno vissuto. Soffrono: soffrono di incubi notturni,
per esempio, di incontinenza o di depressione. Abbiamo anche allestito spazi a misura
di bambini, sia in Libano sia in Giordania, che ogni giorno ricevono almeno tremila
bambini. E lì diamo ai bambini la nostra assistenza specialistica.