Obama: i recenti attacchi contro gli Usa sono un'aggressione agli ideali dell'Onu
I recenti attacchi contro gli Usa in Libia e in altri Paesi "sono stati un'aggressione
agli ideali stessi su cui l'Onu è stata fondata": con questo passaggio nel suo intervento
Barack Obama si è rivolto alla sessione inaugurale della 67ma Assemblea generale delle
Nazioni Unite. Obama ha visto anche il premier Monti per un aggiornamento sui progressi
dell'Unione Europea per superare la crisi. Elena Molinari:
“Il
futuro non deve appartenere a chi colpisce i cristiani in Egitto ma a chi a Piazza
Tahrir cantava: musulmani e cristiani, siamo una sola cosa". Barack Obama ha usato
il podio delle Nazioni Unite per respingere ancora ogni giustificazione delle violenze
anti-occidentali e anticristiane in Medio Oriente. E per ribadire che, se l’America
non cercherà di imporre la democrazia al resto del mondo, non per questo si chiuderà
a guscio nei suoi confini di fronte alle minacce. Il futuro non deve appartenere a
chi insulta Maometto ma “per essere credibile chi condanna questi insulti – ha esclamato
Obama – deve condannare anche le immagini di Gesù dissacrate, le chiese distrutte
e l’Olocausto negato". Quindi il presidente americano ha richiamato i leader arabi
a condannare con forza l’estremismo. “E’ il momento di marginalizzare chi usa l’odio
come piattaforma politica”, ha detto. Infine si è detto convinto che le violenze delle
scorse settimane non rappresentano la maggioranza dei musulmani che sono i primi a
soffrire per gli estremisti e le false speranze. “Bruciare una bandiera americana
non assicura l’istruzione ad un bambino – ha concluso Obama –, distruggere un ristorante
non riempie uno stomaco e attaccare un’ambasciata non crea posti di lavoro”.