Mauritania: l’islam moderato maghrebino chiede di respingere violenza e intolleranza
Far fronte alla violenza ed all’estremismo facendo appello ai propri valori culturali
e religiosi, fondati sul dialogo e la tolleranza. È quanto si propongono i ministri
degli Affari Religiosi dell’Unione del Maghreb Arabo (Uma) convenuti a Nouakchott
(capitale della Mauritania) per la loro prima assemblea, dal titolo “l’Islam sunnita
moderato e il suo ruolo nell’immunità culturale delle società maghrebine”. Questo
incontro, ha affermato il Ministro degli Affari Islamici della Mauritania, Ahmed Ould
Neini, ha lo scopo di “lavorare per far emergere una visione unica che in prospettiva
permetta di creare una strategia volta ad immunizzare le società maghrebine dalle
ideologie distruttive estranee ai valori culturali e morali di tolleranza di queste
società”. Fanno parte dell’Uma - riferisce l'agenzia Fides - la Libia, la Tunisia,
l'Algeria, il Marocco e la Mauritania. In alcuni di questi Paesi operano gruppi estremisti
che si richiamano ad una visione “combattente” dell’Islam. Sono soprattutto i giovani
ad essere attratti dal richiamo di queste ideologie. Il Ministro Ould Neini ha elogiato
il dialogo avviato da alcuni Ulema (dotti islamici) con diversi esponenti radicali
detenuti in prigione che ha permesso “ a diversi giovani di tornare alla ragione,
permettendo loro di beneficiare della libertà e dell’integrazione nella vita economica”.
(R.P.)