Rimsha: la polizia pakistana smonta le accuse dell’imam
La polizia pakistana avrebbe riconosciuto che non ci sono prove contro Rimsha Masih,
la bambina cristiana arrestata per blasfemia e poi liberata su cauzione. Lo sostiene
il quotidiano online pakistano “The Dawn” dopo aver visionato i capi di imputazione
presentati a un tribunale che si occupa del caso. Secondo il sito - ripreso dall’agenzia
Ansa - gli investigatori sostengono infatti che l'imam di una moschea, Mohammad Khalid
Jadoon Chishti, ha manipolato la vicenda aggiungendo delle pagine bruciate del Corano
a quelle in possesso della quattordicenne affetta da un ritardo mentale. Il religioso
si trova ora in carcere. Ieri, la polizia di Islamabad ha presentato un nuovo documento
con i capi di imputazione come chiesto dai giudici nella seduta del 17 settembre scorso.
La polizia accuserebbe dunque il religioso di falsa testimonianza. Nel nuovo rapporto
del team investigativo, si conferma inoltre che Rimsha è analfabeta e con un ritardo
mentale. (A.G.)