2012-09-22 15:50:50

Concerto per i terremotati dell’Emilia. Errani: la solidarietà, motore della ricostruzione


È tutto pronto al Campovolo di Reggio Emilia per “Italia love Emilia”, il concerto voluto dai big della canzone italiana per aiutare le popolazioni colpite dal terremoto del maggio scorso. Circa 150mila i biglietti venduti per un ricavato di 3 milioni e 750 mila euro, che saranno donati per la ricostruzione di alcune scuole danneggiate. Nuovi fondi anche dalla Commissione europea che ha proposto lo stanziamento di 670 milioni di euro, la cifra più alta mai erogata dall’Ue per una catastrofe naturale. Ma perche è importante che il mondo della musica riporti i riflettori sul terremoto? Marco Guerra lo ha chiesto a Vasco Errani, presidente della Regione Emilia Romagna e commissario delegato per la ricostruzione:RealAudioMP3

R. - Questa sera ci sarà un grande evento, un’iniziativa che credo rimarrà nella storia della musica italiana, ed è importantissima anche perché ci dice due cose: la prima, è indispensabile che continui ad essere alta l’attenzione, l’impegno dell’Italia per la ricostruzione delle zone terremotate, perché queste zone sono determinanti per il rilancio del Paese. In secondo luogo è che il motore di questa rinascita e ricostruzione è e sarà la solidarietà.

D. - La raccolta fondi del concerto sarà destinata alle scuole, che proprio nei giorni scorsi hanno ripreso la loro attività didattica…

R. - Entro il 15 ottobre avremo una situazione di piena ripresa dell’attività scolastica. Abbiamo costruito scuole prefabbricate per 18 mila studenti, riparato circa 400 istituti. Nel frattempo, in questi giorni, è ripresa l’attività con progetti anche in tensostrutture con una grande collaborazione tra insegnanti, ragazzi e famiglie comuni. Ci sono disagi, certo, che si supereranno il 15 ottobre, ma c’è il segno della ripresa.

D. - La Commissione europea ha proposto lo stanziamento record di 670 milioni di euro. I campi e la fase di emergenza potranno essere superati definitivamente?

R. - Noi stiamo lavorando, entro l’autunno, per superare i campi tenda e per dare soluzioni, anche provvisorie ma dignitose, attraverso il contributo di autonoma sistemazione, gli affitti degli appartamenti sfitti e i moduli provvisori, - e sottolineo provvisori perché noi “New Town” non ne facciamo – affinché diano quella risposta “ponte”, che significa superare i campi tenda in attesa della sistemazione e riqualificazione delle abitazioni permanenti.

D. - Invece cosa chiedete al governo nazionale?

R. - Abbiamo detto fin dall’inizio che non chiediamo un euro in più di quello che è giusto riconoscere rispetto ai danni che abbiamo subito. Occorre un ulteriore rinvio delle tasse, perché non è giusto che chi ha una casa inagibile paghi l’Imu e chi ha avuto danni nelle imprese alla produzione paghi adesso le tasse. Poi, nel corso dei prossimi mesi, valuteremo se i danni corrispondono agli stanziamenti che sono stati fatti. Io credo che ci sarà bisogno di uno sforzo ulteriore, prima di tutto per quello che attiene alla ricostruzione dei nostri beni culturali, beni religiosi perché noi vogliamo ricostruire i nostri centri storici, le nostre chiese, i nostri monumenti, i nostri municipi.







All the contents on this site are copyrighted ©.