2012-09-21 14:03:21

India: cresce l’intolleranza verso i cristiani nel Tamil Nadu


Sono già 13 gli episodi anti cristiani registrati nel Tamil Nadu, India meridionale, dall’inizio del 2012. In tutti gli episodi, le vittime sono state comunità pentecostali o protestanti, oggetto di discriminazioni e persecuzioni di vario genere da parte di gruppi ultranazionalisti indù. Una situazione davvero preoccupante, come sottolinea l’agenzia AsiaNews, se si pensa che tali episodi, avvenuti in una delle regioni indiane più famose per l’armonia tra diverse comunità, sono solitamente accompagnati dal silenzio delle istituzioni e prive di conseguenze per i colpevoli. Tra i casi più eclatanti vi è sicuramente quello del reverendo S. Suresh Rajan, che qualche mese fa riuscì a comprare un pezzo di terra e a costruirvi sopra una sala per ospitare le funzioni per la sua comunità composta da circa 300 fedeli e che solitamente si riuniva in una capanna. Subito dopo la costruzione, l’amministrazione locale ha negato ai cristiani il permesso di utilizzare l’edificio come luogo di culto. I fedeli hanno subito presentato un ricorso che è stato accolto dal giudice ma, su pressioni di attivisti radicali locali, il permesso di utilizzare la costruzione è stato negato ugualmente. Un episodio che “servirà solo ad alimentare nella comunità cristiana la sfiducia nei confronti delle amministrazioni e della giustizia”, come racconta Sajan George, presidente della Gcic. Nel Tamil Nadu i cristiani rappresentano solo il 6,1% della popolazione; il 5,6% è musulmana e il restante 89% è indù. (L.P.)







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