2012-09-20 08:00:34

Sudafrica: dopo l’accordo raggiunto a Marikana, insorgono le altre miniere


L’accordo raggiunto per i minatori di Marikana non ha fermato le proteste in Sudafrica. Ieri a Rustenburg, nel nord del Paese, una manifestazione è stata dispersa con la forza dalla polizia. Il servizio è di Salvatore Sabatino: RealAudioMP3

E’ accaduto ciò che si temeva. L’accordo raggiunto per i minatori di Marikana – il 22% di aumento salariale – sta provocando un pericolosissimo effetto domino; perché i lavoratori delle altre miniere chiedono, a questo punto, che i loro stipendi siano equiparati a quelli della Lonmin, la società proprietaria di Marikana. La situazione più critica si è vissuta ieri a Rustenburg, nel nord, dove la polizia ha fatto uso di proiettili di gomma, gas lacrimogeni e di granate per disperdere i manifestanti, che si erano uniti in modo ''illegale'', nei pressi di una miniera del produttore numero 1 di platino, Amplats. L'azienda, filiale del gigante anglo-americano, aveva minacciato di licenziare tutti gli operai se non avessero ripreso a lavorare. Di qui gli scontri con le forze di sicurezza. Un singolo episodio che racconta, pero’, uno stato di tensione permanente, che potrebbe far scoppiare proteste in altre miniere. Ed il timore è che possa ripetersi un bagno di sangue, così come a Marikana, dove a perdere la vita sono stati complessivamente, 45 minatori.








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