2012-09-19 16:35:07

Ministro Agricoltura, "No alla cementificazione selvaggia"


RealAudioMP3 "A Lipari mi risulta che ci sia stata una cattiva gestione del territorio. Il Ministero provvederà a risarcire parzialmente dei danni subiti in seguito all'alluvione dopo che la Regione ci attesterà l'ammontare e l’eccezionalità delle avversità che li hanno causati. Anche per questo motivo, sto facendo di tutto per far diffondere la sottoscrizione di polizze assicurative contro i rischi meterologici; anche da Bruxelles è la soluzione che ci viene indicata come quella più corretta per affrontare questo tipo di situazioni in futuro". Così Mario Catania, Ministro delle Politiche Agricole e Forestali, a margine dell'ampia intervista ai nostri microfoni relativa al Ddl approvato dal Consiglio dei Ministri per la valorizzazione delle aree agricole e di contenimento del consumo del suolo. "Negli ultimi cinquant’anni le amministrazioni locali in Italia hanno assunto sempre più un atteggiamento disattento di fronte a questo tipo di problema", sottolinea il ministro. "La pianificazione del territorio non è mai stata a cuore della classe politica locale. E le conseguenze si vedono. Dobbiamo dare una sterzata. Io non vorrei apparire come un nemico dell’edilizia. Dobbiamo solo voltare pagina. Smettere di costruire nuove strutture sui terreni agricoli, ma valorizzare e riusare le periferie urbane". Soddisfatto del ritorno dei giovani all’agricoltura, il ministro condivide le lamentele sulla eccessiva burocrazia che spesso scoraggia attività imprenditoriali in questo ambito. "Il Governo - afferma - ha cominciato nei mesi scorsi a smontare questo affastellamento che ha dimensioni però molto imponenti. Sarà un processo lungo". Le zone rurali con maggior tasso di cementificazione sono proprio le aree più fertili, come la Pianura Padana, cioè l'area agricola più vasta e produttiva della penisola. Catania, di recente tornato da una ricognizione nelle zone emiliane colpite dal sisma, riferisce che "le cose procedono bene, anche se ci sono alcuni aggiustamenti da fare nella rapidità con cui i flussi finanziari affluiscono in Regione". Il ministro inoltre si augura una più trasparente pubblicità che premi i 'veri' agriturismi che danno un effettivo sostegno all'economia agricola, e parla anche di grandi opere, soffermandosi sulla Tav "che non può essere rimessa in discussione". Punta tuttavia il dito sulla risorsa acqua: "Se non facciamo subito una forte politica di realizzazione di infrastrutture dirette allo stoccaggio, alla conservazione e alla corretta distribuzione dell’acqua - avverte - avremo seri problemi per i prossimi decenni". E le proteste dei 'forconi' in Sicilia e dei pastori in Sardegna? "Non le abbiamo dimenticate. Sarebbe bene però - afferma il ministro - che le due Regioni si attivassero un po’ meglio per fare ciò che già potrebbero fare. Per esempio già ci sono le disposizioni per impedire le contraffazioni che riguardano prodotti che vengono dal nordafrica eche sono spacciati per prodotti italiani. Le Regioni dovrebbero essere un po’ più attive nelle attività di controllo. C’è comunque una grande questione relativa a queste due isole che, oltre a soffrire dell'handicap dell’insularità, mostrano anche una situazione di inefficienza delle filiere produttive che impedisce ai produttori stessi di avere una remunerazione adeguata. Ne sto parlando a Bruxelles - rassicura Catania - per cercare soluzioni nuove della politica agricola europea". (intervista di Antonella Palermo)










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