2012-09-19 13:19:22

Migrazioni in aumento verso i Paesi Ocse. In Italia mercato del lavoro troppo statico


Il rallentamento nelle migrazioni verso i Paesi Ocse, causato dalla crisi economica globale, sembra volgere al termine. E' quanto emerge dal Rapporto 2012 "Prospettive sulle Migrazioni Internazionali stilato dall'Ocse". Gli stranieri, soprattutto in Italia, sono i più colpiti dalla crisi economica. Alessandro Guarasci:RealAudioMP3

Nella maggior parte dei Paesi Ocse i flussi sono calati nel 2010, ma già a fine 2011 è cominciata la ripresa che si consoliderà nel 2012. In Italia, secondo l’ultimo censimento Istat, la diminuzione è stata più sensibile rispetto al Nord Europa. I Paesi del Mediterraneo dell’Eurozona stanno infatti risentendo di più della crisi, e questo incide sugli arrivi. In Italia, poi, il mercato del lavoro è ancora troppo statico. Carla Collicelli, corrispondente in Italia per il rapporto Ocse:

“Il mercato del lavoro italiano continua ad essere, anzi è sempre più un mercato duale, e quindi continua a presentare posizioni lavorative che gli italiani assolutamente non vogliono assumere. C’è, dunque, un fattore di attrazione che porterà sicuramente altri stranieri nel nostro Paese”.

La crisi sembra essere più spietata con gli stranieri. Nell'area Ocse, il tasso di disoccupazione tra gli individui nati all’estero è aumentato di quattro punti percentuali tra il 2008 e il 2011, rispetto ai 2,5 punti per le persone del posto. In Italia, quindi si cerca di selezionare i nuovi arrivi, anche in base alle competenze e alle esigenze delle aziende. Natale Forlani, direttore generale per l’immigrazione del Ministero del lavoro:

“Noi stiamo facendo accordi diplomatici, che prevedono modelli di selezione, di formazione, per ingressi che peraltro verranno gestiti non con le domande generiche presentate allo sportello, in una giornata - il cosiddetto 'click day’ - ma attraverso un processo di domanda e offerta reale”.

L’Ocse rileva poi che la stragrande maggioranza dei Paesi occidentali nel 2010-2011 ha adottato politiche restrittive sul fronte dell’immigrazione.







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