Grecia: alla Conferenza delle Chiese Europee il ruolo dei cristiani in tempo di crisi
Confrontarsi sulla situazione economica in Europa, sulle tensioni in Medio Oriente,
ma anche sullo stato del dialogo ecumenico e sul futuro della Conferenza delle Chiese
Europee (Kek). Queste sono state le tematiche affrontate all’incontro annuale del
comitato centrale della Kek, svoltosi quest’anno a Chania, Grecia, dal 12 al 16 settembre.
“Qualunque cosa avete fatto a uno dei miei fratelli più piccoli, l’avete fatta a me”;
con queste parole si chiude il messaggio finale al termine dell’incontro. Il tema
centrale, però, come sottolinea l’Osservatore Romano, è stato l’economia e il ruolo
dei cristiani nell’assistenza di coloro che più soffrono in questa situazione. Si
sottolinea la situazione di generale insicurezza nella quale vive la gente, all’origine
di un clima di intolleranza e di xenofobia che ha portato a tanti episodi di violenza,
soprattutto contro gli immigrati. Ed è proprio qui che i cristiani devono intervenire,
condannando questi atti e garantendo appoggio e sostegno alle vittime. Particolare
preoccupazione è stata espressa dai partecipanti per le condizioni nelle quali si
ritrovano a vivere i giovani in un periodo di crisi come quello attuale, prevalentemente
a causa della crescente disoccupazione. Al termine, è stato introdotto il tema del
prossimo incontro, “And now what are you waiting for?”, che si terrà dal 3 all’8 luglio
2013 a Budapest, e ricordato il cardinale Carlo Maria Martini, scomparso da poco,
e definito, conclude l’Osservatore Romano, “un uomo di dialogo, un pastore che ha
cercato di abbattere i muri, ricercando ogni forma di apertura e di dialogo nei confronti
dell’altro”. (L.P.)