India. Il cardinale Gracias: ingiustificabile il film anti-Maometto, ma no alla violenza
Un atto "ingiustificabile" la diffusione del film blasfemo su Maometto, che però "non
va combattuto con la violenza", ma "con il dialogo e la pace". Così il cardinale Oswald
Gracias, presidente della Conferenza episcopale indiana (Cbci), commenta all'agenzia
AsiaNews l'allargarsi della protesta in diversi Paesi islamici, in alcuni casi culminata
anche con la morte e il ferimento di civili innocenti. Pochi giorni fa, anche l'India
è stata teatro di manifestazioni da parte della comunità musulmana, che tuttavia sono
rimaste pacifiche, anche grazie all'invito alla calma degli imam locali. L'ondata
di violenze è iniziata dopo l'attentato dell'11 settembre scorso al consolato Usa
di Bengasi (Libia). Parlando del film, il cardinale Gracias sottolinea: "I media sono
liberi di agire, e noi dobbiamo rispettare questa libertà d'espressione. Ma ogni libertà
deve essere usata con responsabilità. È sbagliato sfruttare un mezzo di comunicazione
per prendere in giro o offendere qualcosa che per un altro è sacra. È imperativo esercitare
sensibilità, attenzione e rispetto verso il prossimo, soprattutto quando si tratta
del suo credo religioso. Ci sono dei limiti che non possono mai essere oltrepassati".
Allo stesso tempo, aggiunge il porporato, "dobbiamo condannare ogni forma di fondamentalismo",
perché "in passato abbiamo già sperimentato la devastazione che produce. La violenza
in ogni sua forma è contro la società, è dolorosa e distruttiva". In questo contesto,
spiega, "è urgente che tutti i leader spirituali richiamino alla pace, alla comprensione
e alla calma". Il presidente della Cbci ricorda poi "l'impegno della Chiesa cattolica
al dialogo interreligioso; al rispetto reciproco; allo sviluppo integrale dell'essere
umano; alla ricerca di rapporti cordiali con le guide spirituali di altre fedi". Perché,
sottolinea, "la mia speranza è che dialogo, armonia, tolleranza e rispetto reciproco
diventino la norma per cristiani, musulmani, indù. Tutti noi vogliamo una società
migliore; compiere il volere di Dio; servire il prossimo, la società e il Paese".
(R.P.)