Congo: delegazione di vescovi in visita nel Nord Kivu
Manifestare la solidarietà della Conferenza episcopale della Repubblica Democratica
del Congo (Cenco) ai fedeli del nord Kivu, vittime dei violenti scontri portati avanti
dai ribelli del “Movimento del 23 marzo”: con questo obiettivo, sei vescovi della
Cenco hanno iniziato, venerdì scorso, una visita pastorale del sud e nel nord del
Kivu. L’iniziativa, che si concluderà domani, è guidata da mons. Dominque Bulamatari,
vescovo di Molegbe. Tra gli eventi svoltisi sino ad ora, c’è stato il pellegrinaggio
mariano al Santuario di Lukananda, a 30 km da Bukavu. Oltre 20mila fedeli hanno preso
parte all’incontro, il cui culmine è stata la celebrazione della Messa, presieduta
da mons. François Xavier Maroy, arcivescovo di Bukavu: nella sua omelia, il presule
ha invitato i fedeli a “proteggere il Paese contro ogni tentativo di balcanizzazione”.
Dal suo canto, mons. Bulamatari ha riaffermato l’unità e l’indivisibilità della Repubblica
Democratica del Congo, ribadendo: “Deve essere chiaro che l’integrità nazionale non
è negoziabile”. Forte, inoltre, l’appello affinché le risorse naturali del Paese “appartengano
al popolo congolese e siano innanzitutto al servizio del suo sviluppo e del suo benessere”.
Numerosi anche gli incontri con le autorità civili e politiche che hanno ringraziato
i vescovi per il loro impegno in favore della pace. La visita della delegazione della
Cenco nel nord Kivu fa seguito ad altre iniziative della Chiesa locale per promuovere
l’unità nazionale: basti ricordare la “Marcia della speranza” svoltasi il 1° agosto
e la petizione, presentata all’Onu insieme alle altre confessioni religiose, per chiedere
la repressione dei crimini commessi dal Rwanda nella nazione. (A cura di Isabella
Piro)