Mons. Mouawad: la grande partecipazione agli incontri con il Papa incoraggia tutta
la Chiesa del Medio Oriente
Una partecipazione commovente che dà speranza e incoraggia la Chiesa in Libano e in
Medio Oriente: così mons. Joseph Mouawad, vescovo della Curia patriarcale maronita,
commenta la massiccia presenza di fedeli negli incontri con Benedetto XVI durante
il suo viaggio in terra libanese. Oltre 350 mila persone hanno partecipato con gioia
e intensità alla Messa di domenica mattina sul lungomare di Beirut. E più di 25mila
giovani in festa si sono stretti sabato con affetto attorno al Papa a Bkerké creando
una piccola Gmg mediorientale. Ma ascoltiamo il commento di mons. Mouawad al microfono
del nostro inviato Alessandro Gisotti:
R. - Come vescovo,
con questa visita del Papa, ho sentito un legame più forte con la Chiesa, specialmente
vedendo tutto questo amore dei fedeli per la loro Chiesa, per il Papa. Tutto questo
mi spinge, come pastore di questa Chiesa, ad un maggiore impegno a livello pastorale
per andare incontro a questo amore e mostrare così l’amore della Chiesa per questi
fedeli, e attraverso questo amore riflettere l’amore di Cristo per ogni uomo.
D.
- Il tema del viaggio è stato “La pace sia con voi” e il Papa ha dato veramente il
segno di questo richiamo alla pace durante tutto il suo viaggio. Che effetto fa ad
un vescovo, un vescovo del Libano, sentire queste parole di pace nella sua terra da
parte del Successore di Pietro?
R. - Il Papa ha ripetuto sempre le parole di
Cristo: “Vi do la mia pace”. E in questo Medio Oriente, noi di questa pace ne abbiamo
bisogno, proprio perché questo Medio Oriente vive la sofferenza. Abbiamo pregato con
il Papa per la pace e il Papa è venuto come uomo di pace per tutti. Il Papa stesso
ha detto nel suo primo discorso, quando è arrivato all’aeroporto: “vengo come pellegrino
di pace, come amico di Dio e amico degli uomini”. Concretamente ha tradotto questo
negli incontri con tutti i gruppi, con i cristiani cattolici, con i cristiani delle
altre confessioni e con i musulmani. E’ stato chiaro come il Papa abbia voluto diffondere
questa pace, offrendo la sua amicizia a tutti. Anche al Palazzo presidenziale, nel
suo discorso - che è stato veramente molto toccante, come d’altronde tutti i suoi
discorsi - ha mostrato come per edificare la pace si debba, prima di tutto, rispettare
la dignità di ogni uomo e da parte di ogni religione. Ogni uomo del Medio Oriente
è stato invitato a collaborare e a partecipare alla costruzione dello Stato e della
vita sociale e ciò che può ristabilire la pace in questo Medio Oriente è la riconciliazione
tra i gruppi e tra le persone.