Egitto: dopo le manifestazioni anti-americane è tornata la calma
“La situazione al Cairo si è ormai normalizzata. La calma è tornata attorno all’ambasciata
degli Stati Uniti e a Piazza Tahir. Il traffico è tornato regolare e si lavora per
riassestare le strade teatro degli incidenti” dice all’agenzia Fides padre Rafic Greiche,
responsabile della comunicazione per la Chiesa cattolica egiziana. “La polizia ha
effettuato diversi arresti di giovani, molti dei quali con un passato delinquenziale,
accusati di aver partecipato ai disordini dei giorni scorsi. Sono in corso indagini
per verificare se qualcuno abbia pagato questi giovani per assaltare l’ambasciata
americana”. Il Primo Ministro Hisham Qandil ha annunciato che alcuni degli arrestati
hanno confessato di essere stati pagati per partecipare agli scontri. “In effetti
- chiosa padre Greiche - non è normale quello che è avvenuto. È comprensibile che
vi siano manifestazioni di protesta per il noto film, ma mi chiedo come mai giovani
musulmani si scontrano violentemente con la polizia del proprio Paese, formata in
gran maggioranza da musulmani? È possibile quindi che vi sia qualcuno che soffi sul
fuoco”. Padre Greiche si mostra infine fiducioso sul fatto che il governo voglia impedire
ulteriori incidenti: “Il governo intende ristabilire l’ordine anche perché tra pochi
giorni il Presidente Mursi si recherà a New York per partecipare all’Assemblea Generale
delle Nazioni Unite”. (R.P.)