All'Angelus il Papa invoca la pace per la Siria e il Medio Oriente: gli uomini comprendano
che sono fratelli!
All’Angelus, il Papa ha invocato per intercessione di Maria, Madre di Dio, Nostra
Signora del Libano, il dono della pace per gli abitanti della Siria e dei Paesi vicini.
“Voi – ha detto - conoscete bene la tragedia dei conflitti e della violenza che genera
tante sofferenze. Purtroppo, il fragore delle armi continua a farsi sentire, come
pure il grido delle vedove e degli orfani! La violenza e l’odio invadono la vita,
e le donne e i bambini ne sono le prime vittime. Perché tanti orrori? Perché tanti
morti? Faccio appello alla comunità internazionale! Faccio appello ai Paesi arabi
affinché, come fratelli, propongano soluzioni praticabili che rispettino la dignità
di ogni persona umana, i suoi diritti e la sua religione! Chi vuole costruire la pace
deve smettere di vedere nell’altro un male da eliminare. Non è facile vedere nell’altro
una persona da rispettare e da amare, eppure bisogna farlo, se si desidera costruire
la pace, se si vuole la fraternità (cfr 1 Gv 2,10-11; 1 Pt 3,8-12). Possa Dio concedere
al vostro Paese, alla Siria e al Medio Oriente – ha proseguito - il dono della pace
dei cuori, il silenzio delle armi e la cessazione di ogni violenza! Possano gli uomini
comprendere che sono tutti fratelli! Maria, che è nostra Madre, comprende la nostra
preoccupazione e le nostre necessità. Con i Patriarchi e i Vescovi presenti, pongo
il Medio Oriente sotto la sua materna protezione (cfr Prop. 44). Che possiamo, con
l’aiuto di Dio, convertirci per lavorare con ardore alla costruzione della pace necessaria
ad una vita armoniosa tra fratelli, qualunque sia l’origine e la convinzione religiosa”.