"Sì" di Berlino al Fondo salva-Stati. Barroso: il futuro dell'Ue è l'unione politica
La Corte costituzionale tedesca considera legittimi l'Esm, il dispositivo di stabilità
europea e il Patto fiscale, ma pone determinate condizioni alla ratifica. “Un buon
giorno per la Germania e un buon giorno per l'Europa”. Così la cancelliera tedesca,
Angela Merkel, ha commentato il pronunciamento della Corte. Commenti positivi anche
dagli altri partner europei. Intanto il presidente della Commissione Europea, Barroso,
a Strasburgo ha ribadito che il futuro dell'Unione Europea è nell'unione politica.
Il servizio di Laura Serassio:
Con l’ok della
Corte costituzionale tedesca, il Fondo permanente potrà finalmente entrare in vigore.
Il verdetto dei giudici di Karlruhe pone un’unica condizione alla partecipazione della
Germania a futuri interventi di solidarietà: per aumentare il contributo previsto,
190 miliardi di euro, dovrà esprimersi il Bundestag, che però non sarà chiamato ad
approvare ogni singolo prestito, come invece è accaduto finora con il meccanismo temporaneo.
“Un segnale forte della Germania all’Europa, una buona giornata per entrambe”, così
ha commentato la Cancelliera Angela Merkel. L’Europarlamento, riunito a Strasburgo,
ha accolto la decisione con un lungo applauso, proprio mentre il Presidente della
Commissione europea, parlando all’aula plenaria, lanciava un appello: dare all’Europa
un orizzonte politico più ambizioso, quello di una federazione di Stati. E il primo
tassello di una maggiore integrazione europea è stato posto proprio ieri: il Commissario
al mercato interno, Michel Barnier, ha presentato la proposta d’Unione bancaria: l’idea
è dare alla Banca centrale europea il compito di controllare le banche della zona
euro, permetterne l’apertura e dichiararne la chiusura, insomma accentrare i poteri
oggi in mano ai supervisori nazionali. La palla passa ora ai 27, che dovrebbero decidere
in tempo perché la nuova Unione bancaria sia operativa da inizio anno.
Sulla
decisione della Corte costituzionale tedesca Massimiliano Menichetti raccolto
il commento di Roberto Artoni, docente ordinario di Scienza delle finanze alla
Bocconi di Milano:
R. - E’ una
decisione in se stessa positiva, anche se centrista, perché bisognerà vedere se i
limiti posti dal Fondo salva-Stati sono adeguati. Certamente costituisce una boccata
d’ossigeno per l’euro e dovrebbe consentire di affrontare con più ponderazione i problemi
che si porranno in futuro.
D. – Il fatto che il Fondo non dovrà superare i
190 miliardi di euro, senza il via libera del Bundestag, è un freno all'operatività
del fondo? R. – Poterebbe essere un freno, ma credo che anche i tedeschi abbiano
un limite. Teniamo presente che i mercati europei sono essenziali per l’economica
tedesca. Certamente, quanto espresso dai giudici non è una decisione negativa. Vedremo
poi il grado di positività. D. – Parallelamente, mentre si attendeva questa riposta,
Barroso ha ribadito che l’Unione Europea deve muovere verso la federazione di Stati-Nazione,
per la cui creazione servirà un nuovo trattato…
R. – Direi che è essenziale.
Che cosa ha dimostrato la crisi di questi anni? Che la costruzione europea era estremamente
instabile. In sostanza i 10 anni finiti nel 2007 sono stati anni economicamente tranquilli,
positivi, in cui la costruzione europea non è stata sollecitata da tensioni. La crisi
incominciata nel 2007 ha dimostrato invece che, se si voleva mantenere un’Unione Europea
efficace, bisognava anche approfondire le caratteristiche di fondo: sul piano del
controllo delle banche, sul piano politico, sul piano economico. Direi che adesso
il punto è questo: come questo progetto di unione andrà avanti, perché c’è il pericolo
che sia un’unione recessiva sul piano economico e sociale o un’unione progressiva
e qui qualche dubbio c’è. Per cui bisogna proprio uscire da questa logica di austerità
a tutti i costi in attesa di un ipotetico rilancio.