Messico. Il vescovo di Saltillo: la corruzione, causa della violenza nel Paese
In Messico, il vescovo di Saltillo, mons. Raúl Vera López, è rimasto sconvolto dal
ritrovamento, lunedì scorso, di 16 corpi senza vita nella parte nord del comune di
Coyuca de Catalán, tutti giustiziati con colpi di arma da fuoco alla testa e qualcuno
anche con segni di tortura. Da un primo rapporto della polizia, sembra che siano persone
della zona di Michoacan. Il vescovo ha sottolineato che attualmente la zona di Guerrero
(alla quale appartiene questo comune) ha il più alto livello di violenza nel Paese.
“Ho sentito ciò che è accaduto e, senza dubbio, la causa che ha portato a questa situazione
è la corruzione diffusa nel Paese" ha detto il vescovo ai giornalisti che lo hanno
avvicinato a Chilpancingo. Nella nota inviata all’agenzia Fides si legge che il vescovo
ha partecipato ad un incontro dell'Assemblea Popolare dei Popoli di Guerrero (Appg),
che mercoledì gli ha consegnato la medaglia "Sentimenti del Popolo". Questo premio
viene assegnato da più di 30 organizzazioni della società civile ad una istituzione
o ad una persona per il lavoro svolto a favore della società e della pace. Mons. Vera
Lopez, nel ricevere il premio, ha ricordato che ha imparato ad essere pastore proprio
nella zona di Tierra Caliente, a Guerrero, la regione che ora viene presentata come
la più colpita dall’intensa attività criminale. "E’ uno degli Stati più poveri e danneggiati,
dove si vive molta impunità ed ingiustizia. In realtà, in questo momento, siete quelli
che stanno soffrendo di più la situazione di violenza che esiste nel Paese" ha detto
il vescovo alle organizzazioni di contadini, minatori, insegnanti e studenti riuniti
nella piazza centrale della capitale di Guerrero. Il vescovo di Saltillo ha chiamato
a lavorare per la libertà, la pace e la vera dignità del Paese, che presenta un gran
numero di problemi in ambito sociale, politico ed economico.