Il cardinale Van Thuân a 10 anni dalla morte: martire sotto il comunismo in Vietnam
Tra i grandi testimoni della fede durante la dolorosa dittatura comunista in Vietnam
nel secolo scorso, il cardinale vietnamita François Xavier Nguyên Van Thuân verrà
ricordato oggi con una Messa a Roma, presso la Basilica di Santa Maria della Scala
a Trastevere, in vista del decimo anniversario di morte, il 16 settembre prossimo.
A presiedere l’Eucaristia sarà il cardinale Peter Kodwo Appiah Turkson, presidente
del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace. Il servizio di Roberta Gisotti:
La via del martirio
si era aperta per lui, con la nomina ad arcivescovo coadiutore di Saigon, voluta da
Paolo VI nel 1975, pochi mesi prima dell’occupazione della città da parte dei Vietcong
del Nord. Giovane sacerdote nel ’53, Van Thuân era rientrato nel suo Paese nel 1960
dopo la laurea a Roma in diritto canonico, docente e rettore nel Seminario di Nha
Trang, diocesi di cui era stato eletto vescovo nel ’67. Otto anni dopo l’incarico
che avrebbe cambiato radicalmente la sua vita, il presule viene infatti arrestato
e incarcerato, dal regime comunista, senza processo né sentenza resta in cella per
13 anni, 9 in totale isolamento. Una realtà insostenibile che vive “colmandola d’amore”,
cosi raccontava quegli anni oscuri:
“Io ho avuto momenti veramente difficili,
la tentazione della vendetta, la tentazione della disperazione… ma nel momento più
critico, nell’abisso della mia miseria, della mia debolezza umana, in quel momento
il Signore mi ha teso la mano e la speranza è ritornata, come la luce dopo la pioggia".
Liberato
nel 1988 e ritornato a Roma nel 1994, vicepresidente e poi presidente del Pontificio
Consiglio Giustizia e Pace, creato cardinale nel 2001, commentava: “io sono indegno,
pregate per me” e poi ancora, sottolineava “adesso per me significa soprattutto migliorare
il mio lavoro nel servizio alla Chiesa, e all’umanità…possiamo diminuire la miseria
nel mondo, portare la pace, cancellare il debito, alleviare la fame e la malattia
nel mondo". Ascoltiamo ancora la sua voce:
“Davanti a queste tragedie nazionali
ed internazionali, vediamo che ci sono tre punti molto importanti: la giustizia, la
responsabilità – soprattutto degli educatori e dei governanti – e terzo, la conversione
dei cuori. Perché senza la conversione dei cuori, senza la preghiera non c’è umiltà
per ascoltare e quando non percorriamo questa strada, c’è soltanto potere, denaro,
armi. Dividere con tutti gli altri la nostra gioia, la gioia della speranza: la nostra
speranza è già nel nostro cuore, perché Gesù è venuto con noi. La salvezza è certa:
basta andare all’incontro con Gesù!".
Il 16 settembre del 2002 all’età
di 74 anni il cardinale Van Thuân torna alla casa del Signore: otto anni dopo inizia
il suo processo di beatificazione.