Unicef: in Siria i bambini non sanno se la scuola riaprirà
I bambini siriani non sanno ancora se la scuola riaprirà il 16 settembre. Delle 22
mila scuole presenti in Siria circa 2100 risultano gravemente danneggiate. Molte di
queste, circa 600, sono state utilizzate come riparo per gli sfollati ma si stima
che presto più della metà verranno evacuate prima della data di inizio dell‘anno scolastico.
88 persone del personale del Ministero sono rimaste uccise dalla guerra. Lo ricorda
l’Unicef, che nelle zone più colpite - Idleb, Deraa, Homs e l’area rurale di Damasco
- sta cercando di rendere agibili almeno 64 scuole, per dare ai bambini la possibilità
di tornare a studiare. Questa settimana la scuola è iniziata in Giordania - riporta
l'agenzia Sir - ma i bimbi siriani che affollano il campo di Za‘atari non potranno
seguire le lezioni nel loro Paese sebbene le Ong si stiano organizzando per metter
su una scuola nel campo per oltre cinquemila di loro. In Libano, nelle regioni del
Bekaa e del Nord, dove tante famiglie povere ospitano gli sfollati del conflitto l’Unicef
ha avviato colloqui con il Ministero dell‘educazione per includere i bambini siriani
nelle scuole libanesi. “Tornare alla normalità è un diritto di tutti - afferma Andrea
Iacomini, portavoce Unicef Italia -. I bimbi siriani hanno diritto all‘emozione del
primo giorno di scuola”. L‘Unicef cerca di ridare un barlume di normalità attraverso
uno zainetto, un banco, un foglio e delle matite. (R.P.)