Usa: Carovana della Pace Tijuana-Washington contro violenze e narcotraffico
Dopo 10.000 chilometri percorsi in poco meno di un mese, la Carovana della Pace è
arrivata ieri a Washington, capitale degli Stati Uniti e ultima tappa di una iniziativa
voluta per chiedere la fine della guerra contro i cartelli della droga messicani,
almeno nelle forme in cui è stata condotta finora. Alla Carovana – partita da Tijuana,
città frontaliera tra Messico e Stati Uniti – hanno partecipato rappresentanti di
un centinaio di organizzazioni civili statunitensi. Secondo Javier Sicilia, tra promotori
della Carovana e uno dei principali esponenti del mondo intellettuale messicano, la
strategia di guerra del presidente messicano uscente Felipe Calderón sostenuta dagli
Stati Uniti “ha causato una recrudescenza delle violenze” e ha condotto alla militarizzazione
di diverse città senza però ottenere risultati. Sicilia - riferisce l'agenzia Misna
- che lo scorso anno ha perso un figlio ucciso dalla criminalità organizzata per il
suo impegno a difesa dei diritti umani, ha detto di voler sensibilizzare l’opinione
pubblica statunitense su un fenomeno che riguarda in maniera diversa entrambi i paesi.
La carovana ha attraversato 25 città di dieci Stati prima di arrivare a Washington.
(R.P.)